Principale Arte, Cultura & Società Università, Formazione & Scuola Storia della Biblioteca a cura dei ragazzi del Liceo Moscati

Storia della Biblioteca a cura dei ragazzi del Liceo Moscati

studenti del Liceo Moscati

Storia della biblioteca a cura dei ragazzi del Liceo Moscati

Il termine biblioteca deriva dal greco biblíon, “libro”, e théke, “scrigno”. Le prime notizie storiche del fondatore di una biblioteca risalgono al 1115/1077 a.C., ad opera di un sovrano assiro con il fine di raccogliere tutto il sapere e preservare la memoria umana, il progetto venne successivamente ripreso dal re Assurbanipal. Alla fine del III secolo a.C. sorse la biblioteca aristotelica, divisa in soggetti; il filosofo Aristotele ideò un catalogo su base tematica dei testi. A partire da questo momento in poi la biblioteca iniziò ad essere concepita come una fonte di ricerca e riflessione.

Biblioteca antica

Durante l’età ellenistica si avvertì la necessità di aggregare culturalmente diversi popoli, dall’impero macedone sino alla parte occidentale dell’India per creare un capitale culturale ellenistica. Nel III secolo a.C. il progetto venne intrapreso da Tolomeo I o suo figlio Tolomeo II. Spesso si dovette ricorrere ad inganni e ricatti per procurarsi i rotoli. I rotoli originali non furono mai restituiti, ma giunsero solo delle copie.

Zenodoto fu il primo bibliotecario della storia come lo intendiamo noi e fu istituito un criterio alfabetico nella collocazione dei testi. Si effettuò un lavoro di sintesi che potesse illustrare il contenuto della biblioteca così da affrontare ogni tipo di richiesta e finalmente si diede rilevanza all’autore. Callimaco, fu il primo filologo a catalogare il contenuto della biblioteca di Alessandria in pinakes, tabelle in cui ad ogni autore veniva allegata una descrizione biografica. I bibliotecari di Pergamo realizzarono successivamente la rilegatura dei libri come la conosciamo oggi.

I romani non crearono un’istituzione paragonabile a quelle di Alessandria e Pergamo. Giulio Cesare fu il primo a progettare una biblioteca statale ma il suo assassinio ne impedì la realizzazione. Fu poi Augusto ad ergere due biblioteche, una greca e una latina. In seguito alla caduta dell’Impero romano i monasteri ricoprirono un ruolo culturale fondamentale, in quanto essi furono i luoghi per eccellenza della conservazione del sapere del medioevo. Durante l’età medievale scomparvero i diritti d’autore e la figura del bibliotecario si identificava in un monaco che supervisionava e creava inventari. Con l’avvento dell’Umanesimo venne inventata la stampa da Johann Gutenberg, il quale pubblicò la prima Bibbia tradotto in gotico. Il libro divenne un bene popolare grazie al conseguente abbassamento dei prezzi, portando in circolazione un numero di titoli estremamente maggiore.

Nel Rinascimento il centro culturale del sapere si spostò dalle biblioteche monastiche a quelle universitarie. Fra il VII e il VIII secolo si assistette ad una forte crescita del materiale stampato grazie anche all’abbattimento dei costi di produzione del materiale stesso: il libro entrò gradualmente nella quotidianità. Alla fine del ‘600 si verificò un calo vertiginoso della presenza di libri di matrice teologica nelle biblioteche. La teologia, dunque, non svolgeva più il lavoro centrale assunto in passato e venne sostituita da altre discipline. Nacque da una parte l’interesse per la letteratura di intrattenimento e svago e dall’altra per le scienze e l’erudizione. Nel corso dei secoli si sono ulteriormente e fortemente trasformate le pratiche di scrittura e lettura.

Oggi alla biblioteca tradizionale si affianca sempre più spesso quella virtuale e per sostenere le sfide del nuovo millennio, la biblioteca pubblica deve progettare nuovi servizi di accesso all’informazione, modificando e modernizzando i servizi già erogati. Deve inoltre promuovere la formazione dell’utente di nuovi strumenti di ricerca. Oggi a causa del rapido cambiamento della vita imposto dalla novità tecnologica e dalla globalizzazione, anche il ruolo della biblioteca si sta trasformando, aumentando la sua consapevolezza di fronte al pubblico e viceversa. Le nuove tecnologie e la conseguente velocità delle comunicazioni hanno fatto sì che la biblioteca assumesse ruolo fondamentale, aumentando la sua specificità sia nel campo dei servizi che della conservazione.

Fonti: “Il manuale del Bibliotecario” – Viola Ardone, Brunella Garavini, Lucia Nacciarone. Maggioli editore, 2019

Autori:

Zocco Carla, Scirli Martina, Arcadio Nathan, Cirací Ludovica ì, Ardito Swamy, Liaci Micol, Desideri Ludovica

3B linguistico Liceo “G. Moscati” di Grottaglie (TA)

Percorso editoriale di PCTO I libri alzano la voce presso la Biblioteca Acclavio di Taranto – Tutor prof.ssa Eva Zappimbulso

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

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