La fusione di Opera e Tango ieri sera ha raccolto l’entusiasmo del pubblico presente nel Salone degli Specchi di Taranto
Un concerto innovativo, dal punto di vista musicale, ma intenso emotivamente e musicalmente, ha riscosso il consenso del folto pubblico presente nel Salone degli Specchi di Taranto. Opera e Tango si sono fusi perfettamente ieri sera, con la complicità di interpreti fuori del comune, le cui vocalità hanno dato colore ed omogeneità musicale a due generi, apparentemente, antitetici, ma in realtà rappresentativi di quella passionalità che caratterizza sia la coinvolgente musica del tango che il tessuto musicale e narrativo dell’opera lirica.
E la passione, il tormento, declinati nelle varie espressioni musicali, ieri sera hanno avuto un ruolo da protagonisti, facendo sognare e trasportando il pubblico in una dimensione dove l’armonia non conosce limiti, né generi.
L’iniziativa
Un’iniziativa dunque, che indubbiamente ha un carattere sperimentale, ma che coinvolge tutti , soddisfacendo le esigenze musicali di ognuno.
E se il tango, col suo carattere estremamente popolare, così intenso e struggente evoca le sale da ballo della Buenos Aires dei primi del ‘900, la musica lirica parla direttamente ai cuori. Il comune denominatore? Indubbiamente l’amore.
Un’iniziativa vincente, dunque, ideata e voluta dall’Associazione Arturo Toscanini di Taranto, realtà musicale operativa sul nostro territorio ormai da anni, nonché dalla Fondazione Daniela Dessì, costituita dal tenore Fabio Armiliato, personalità di grande rilievo in ambito musicale.
Gli Interpreti
L’impatto emotivo è stato immediato grazie alle straordinarie vocalità di interpreti del calibro di Fabio Armiliato, tenore di fama internazionale che con la sua voce potente e intensa ha dato rinnovato colore alle canzonies interpretate, e di Lorena Zaccaria, soprano dalla voce dolce e intensa.
Due interpreti di grande spessore che si sono avvicendati nell’esprimere nei due generi musicali il messaggio universale della musica.
Un messaggio unico che, pur nelle sue differenziazioni, non conosce limiti di tempo, di spazio, di generi e unisce i popoli, superando ogni barriera.
Di rilievo anche l’esibizione del baritono Francesco Dell’Orco, nonché del coro polifonico Arturo Toscanini, mirabilmente diretto dal maestro Mariano Panico, un musicista straordinario che alterna la composizione alla direzione d’orchestra.
I pianisti
In un contesto così ricco, sia dal punto musicale che interpretativo, hanno avuto un ruolo da protagonisti i due maestri di pianoforte che si sono alternati negli accompagnamenti delle esibizioni.
Francesco Colonna, che ha accompagnato con sapiente rigore classico le esecuzioni di arie tratte dall’opera lirica, e l’istrionico Fabrizio Mocata, in grado di dare nuove voci e suggestioni a uno strumento, già di per sé, così ricco quale il pianoforte, che ha accompagnato le esibizioni del tenore Fabio Armiliato.
Tutto, dunque, in un’armonia di suoni e vocalità. Tutto con e per la musica.