Principale Attualità & Cronaca Comunicati stampa Leccese ha una bella faccia tosta, ci vuole discontinuità

Leccese ha una bella faccia tosta, ci vuole discontinuità

Certo ci vuole una bella faccia tosta a proporre continuità con questa amministrazione. Una faccia tosta che deriva dalla certezza che il poltronificio di casa PD abbia funzionato bene occupando, in vent’anni di amministrazione torbida, tutti i posti di potere e che oggi, all’uopo, produrranno voti per vincere la competizione elettorale. La faccia tosta di considerare che i baresi non abbiamo una testa pensante e che abbiano, invece, una memoria labile, che dimentica presto la politica ma che ricorda a memoria la formazione del Bari di Joao Paulo.
Non è così caro Leccese, Bari ha bisogno di discontinuità!

Bari ha bisogno di una visione nuova di città proiettata nel futuro, una città di dimensione culturale europea. Non si tratta di ricette nuove, si tratta di una visione politica diversa dalla vostra, che metta al centro la persona, l’economia sociale di mercato, la cultura e la conoscenza, il pensiero liberale.
Bari ha bisogno di discontinuità con la politica del malaffare, del cementificio clientelare, degli appalti artefatti, dei concorsi truccati, delle promozioni a inqualificabili riverenti, degli annunci di progetti mai realizzati, dello sperpero di quattrini pubblici, dei personaggi dal pianto facile e dal cuore di pietra.

I baresi ricordano certamente la formazione del Bari di Joao Paulo, ma ricordano anche i 137 arresti in AMTAB, dei 20 milioni di euro buttati per una filovia tanto decantata e mai realizzata nella nostra città, ricordano il mercato fatiscente e abbandonato della ex manifattura, ricordano la discarica a cielo aperto di Enziteto, l’abbandono dei residenti del Quartiere Sant’Anna, l’inesistenza di servizi al Quartierino, il decentramento amministrativo mai realizzato, la raccolta differenziata a macchia di leopardo, il 92° posto di Bari nella classifica del verde pubblico, lo stato di degrado in cui versa l’ASI, l’abbandono delle strutture pubbliche prima restaurate e poi lasciate al proprio destino, dell’abbandono dei fragili e delle loro famiglie, la gestione criminale e clientelare della case popolari, dell’inadeguatezza dell’accoglienza studentesca e … e l’elenco è tragicamente lungo.

I baresi ricordano bene quello che questa amministrazione ha fatto male o non ha fatto per niente. Per questo e per tanto altro occorre discontinuità, per la democrazia occorre discontinuità, non solo nelle persone, ma nel modo proprio di fare politica.

Luigi Barnabà
Coordinatore cittadino Noi Moderati

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