I ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali del sud-est asiatico hanno concluso gli incontri in Laos, citando i progressi nella costruzione di istituzioni regionali più forti, ma rilevando anche gravi sfide dovute alle tensioni geopolitiche e alla volatilità dei prezzi delle materie prime. Le ripercussioni della guerra in Ucraina e le tensioni tra Washington e Pechino sono tra i rischi geopolitici che hanno avuto un impatto sul commercio e sui prezzi globali delle materie prime negli ultimi anni, riversandosi fino alle economie più piccole dell’ASEAN che dipendono fortemente dal commercio con la Cina. Tuttavia, una ripresa delle esportazioni e del turismo probabilmente aiuterà la maggior parte delle economie del Sud-est asiatico a ottenere risultati migliori nel 2024 rispetto al 2023. I membri dell’ASEAN includono anche Brunei, Cambogia, Indonesia, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Tailandia e Vietnam. Timor Est sta cercando di aderire.
ASEAN: i leader finanziari sottolineando le sfide geopolitiche e la volatilità dei prezzi
Le stime per la crescita economica dei membri dell’Associazione delle 10 nazioni del Sud-Est asiatico variano, ma sono generalmente vicine a un robusto 5% per il 2024. Le economie di questi paesi stanno guadagnando terreno, mentre il turismo e le esportazioni si riprendono dagli shock della pandemia. La dichiarazione congiunta dei leader finanziari dell’ASEAN rileva inoltre, che la performance economica della regione è sostenuta da una forte domanda interna e da una maggiore attività di investimento in un contesto di moderazione dell’inflazione. Tuttavia, le questioni strutturali – tra cui il cambiamento climatico, la rapida digitalizzazione e l’invecchiamento della popolazione – continueranno a influenzare lo sviluppo economico in tutta l’ASEAN. Mentre l’economia del Laos, la più in difficoltà tra i paesei dell’Associazione, escludendo il vicino Myanmar, dilaniato dai conflitti, deve fare i conti con l’invecchiamento della sua popolazione di circa 7,5 milioni di abitanti. Inoltre, deve affrontare una serie di altri problemi, con il massiccio debito estero, l’indebolimento della valuta e l’inflazione che arriva a circa il 25%. Tra le altre questioni chiave inoltre, i ministri delle finanze e i banchieri centrali hanno discusso le iniziative del blocco per promuovere l’integrazione e la cooperazione finanziaria. Nella dichiarazione congiunta hanno inoltre accolto con favore i progressi nell’adozione e nell’espansione dei servizi di pagamento QR transfrontalieri tra gli Stati membri dell’ASEAN.