Italo Calvino l’abbiamo visto apparire ieri nell’introduzione al libro di Balzac, oggi tocca a lui, o meglio alla sua ultima, stupenda apparizione, con questo libro
Libro che ebbe notevole successo in Italia e all’estero, specialmente negli Stati Uniti, dove è stato letto immediatamente come esempio di letteratura postmoderna, del genere metaromanzo, un romanzo che si interroga sulla sua stessa natura.
Vi consiglio di leggerlo perché comunica il piacere della lettura, il lettore viene coinvolto nella storia come un compagno di viaggio.
Italo Calvino nacque nel 1923 a Cuba. Esattamente a Santiago de Las Vegas, presso L’Avana, dove il padre, agronomo e la madre, docente di scienze naturali e matematiche, curavano un giardino botanico tropicale.
E’ proprio un uragano tropicale che fa tornare la famiglia in Italia nel 1926
Se una notte d’inverno un viaggiatore è scritto nel 1979, dopo sette anni di silenzio. A soli 63 anni Italo Calvino ci lascia nel 1985 e diversi altri testi sono stati pubblicati postumi.
Dicevamo del “metaromanzo” che per definizione è una narrazione che assume come proprio oggetto l’atto stesso del raccontare, così da sviluppare un romanzo nel romanzo.
E con “un viaggiatore” vi trovate subito coinvolti in un gioco nel quale il lettore entra ed esce dal racconto ed è lo stesso autore a dirigerlo verso tutto, a suggerirgli persino la postura da assumere per leggere il libro, ed a questa pratica, che replica altre volte, dedica un intera premessa.
Questo non è un libro in soffitta, perché nella rete lo trovate in format video ebook ed anche in esilaranti e simpatiche recensioni online di giovani improvvisati critici che tentano di spiegare il libro, forse mostrandolo più complicato di quello che è, in realtà è davvero più facile leggerlo, anzi, lo divorate in un ora, vi trovate come lettore insieme ad una lettrice, con storie che non finiscono, dieci romanzi diversissimi, legati dal fil rouge di un’ulteriore storia che altalena tra le parti di una storia interrotta.
Quello che vuole comunicare Calvino è proprio questo piacere della lettura che non ha fine, anzi se volete proprio alla fine del libro lo dici tu stesso lettore, diventato il vero protagonista del libro “… ancora un momento. Sto per finire “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino.
Il piacere della lettura l’avrete leggendo, cliccate sull’immagine del libro: è come se lo tiraste fuori dalla mia soffitta-libreria. Grazie Italo! E stavolta per foruna non è un treno è il viaggiatore che ci interessa,