Principale Ambiente, Natura & Salute Bruxelles fermi gli impianti e deferisca l’Italia alla corte UE

Bruxelles fermi gli impianti e deferisca l’Italia alla corte UE

Ex Ilva, D’Amato (verdi europei):  “È giunta l’ora che la Commissione europea deferisca l’Italia alla Corte di giustizia Ue per il disastro ambientale e sanitario che Taranto e i tarantini continuano a subire a causa dell’ex Ilva.

Gli impianti dell’acciaieria vanno fermati, altro che via libera agli aiuti di Stato che il governo ha chiesta a Bruxelles per tenere in vita una fabbrica moribonda.

L’Europa ascolti i suoi cittadini: proprio ieri al Parlamento europeo sono state discusse ben 4 petizioni sull’ex Ilva presentate dalle associazioni Peacelink, LiberiAmo Taranto, Taranto Lider e Coordinamento Ambientale Taranto.

Dopo dieci anni dall’apertura della procedura d’infrazione, non è cambiato nulla, anzi: AIA scaduta, allarme benzene, mancate bonifiche, scudo penale ai gestori.

Basta attendismi”. Lo dice l’eurodeputata dei Verdi europei, Rosa D’Amato, a margine della conferenza stampa al Parlamento europeo a Bruxelles con Antonio Lenti, consigliere comunale dei Verdi a Taranto.

“Sullo scenario dell’ex Ilva si incastra una serie pericolosa di paradossi e controsensi per l’Ilva – continua D’Amato – Gli 800 milioni del Just Transition Fund sono a un binario morto perché i bandi stanno ancora a zero ed entro il 2026 dovremmo spenderne il 70%.

Per non parlare dei soldi del Pnrr, che finora sono andati a progetti assurdi come il dissalatore sul Tara o il finanziamento della Plasmics per la produzione di plastica da usare al posto del carbone negli altiforni dell’Ilva. Altro che riconversione green.

Taranto non può perdere anche questa opportunità di affrancarsi dall’industria fossile. Bisogna valorizzare le vocazioni del territorio, dalla mitilicoltura alla viticoltura, dal turismo alle energie rinnovabili”, conclude l’eurodeputata. 

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.