Annunciati in Puglia ulteriori finanziamenti per la presentazione delle domande di prenotazione per l’accesso al reddito energetico regionale.
La Puglia è una regione del Sud Italia particolarmente attiva nel settore delle energie rinnovabili. Ha una delle più alte capacità installate di energia solare in Italia, la presenza di aree rurali e costiere molto ampie consente anche lo sviluppo dell’energia eolica. Nel 2023 sono stati installati più di 16mila impianti fotovoltaici, per un confronto, in territorio lucano poco più di 3mila, mentre nel 2022 ne erano stati installati oltre 7mila nel territorio pugliese.
La superficie occupata dagli impianti a terra in Italia può essere stimata in circa 16.300 ettari: quasi 4.500 in Puglia e poco più di 500 ettari in Basilicata. Risulta essere, pertanto, la seconda regione in Italia per potenza installata di impianti a energia rinnovabile
Per incentivarne la diffusione e supportare l’autoconsumo energetico la regione Puglia ha istituito con legge del 2019 il Reddito Energetico Regionale (RER). Il programma, che riguarda alcune regioni italiane, mira a promuovere in modo capillare l’adozione di energie rinnovabili, offrendo contributi a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione di impianti di energia rinnovabile, per le famiglie in condizioni di disagio socioeconomico.
Gli incentivi promuovono l’autoconsumo e creano una filiera locale per l’installazione, la manutenzione e la gestione di tali impianti, contribuendo al moltiplicatore del reddito locale, alla crescita economica e all’occupazione. La Puglia ha emanato un regolamento regionale di attuazione nel 2021, per disciplinarne la regolamentazione, ponendo i requisiti per poterne beneficiare: ISEE non superiore a 30.000 euro e nuclei familiari numerosi, con presenza di invalidità, anziani o giovani coppie.
È di questi giorni il comunicato della Giunta regionale che saranno utilizzati 2,5 milioni di euro del Bilancio regionale per la prosecuzione delle attività già previste due anni orsono nell’Avviso Pubblico per la presentazione delle domande di prenotazione per l’accesso al reddito energetico regionale.
Nel precedente avviso il beneficiario poteva essere un privato titolare di punti di consegna di energia elettrica a uso domestico nel territorio regionale, non in condominio, ma anche i titolari di unità immobiliari di edifici in condominio per le parti comuni, i condomini per le utenze a uso condominiale.
Rammentiamo inoltre che le domande di iscrizione dovevano essere compilate dagli operatori economici che hanno aderito all’iniziativa, di cui all’elenco regionale, effettuando la presentazione per conto dei beneficiari, utilizzando la piattaforma telematica disponibile, accedendo alla Sezione tematica Politiche energetiche.
Aumenteranno notevolmente le utenze beneficiarie del consumo gratuito dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, quindi l’efficienza energetica degli edifici, all’insegna della coesione economico-sociale. Forse si potrebbe auspicare in futuro anche un sostegno più esteso, inversamente proporzionale all’ISEE, per rendere più capillare l’adozione di tali efficientamenti energetici e più raggiungibili gli obiettivi della transizione energetica.