Stamattina sono stata davanti ai cancelli di Italcave, sulla strada che collega Taranto a Statte, per dire NO all’ampliamento della discarica.
Con me il consigliere comunale di Europa Verde Taranto, Antonio Lenti, la co-portavoce provinciale di Europa Verde, Paola Fago, la co-portavoce regionale di Europa Verde, Fulvia Gravame, il consigliere provinciale a Taranto e segretario provinciale di Sinistra Italiana, Maurizio Baccaro, cittadini e attivisti.
Italcave ha chiesto agli enti competenti l’ampliamento per aumentare la capacità della sua discarica: intendono accogliere nuovi rifiuti e aggiungerne di ‘pericolosi’.
Su questa ipotesi ci sono già i pareri sfavorevoli di Comune Taranto, Arpa e Asl. Ma non bastano.
Devono ancora esprimersi Comune di Statte, che in Conferenza di Servizi ha già sollevato importanti criticità, Provincia di Taranto e Regione Puglia.
Stamattina con Verdi e Sinistra Italiana abbiamo manifestato il nostro deciso NO a questa operazione inaccettabile da tanti punti di vista, prima fra tutti l’idea che a Taranto e in provincia si possa sempre e comunque produrre anche a scapito dell’ambiente, quindi accumulare altri rifiuti e aumentare le già enormi dosi di emissioni nocive.
La nostra comunità non è più disposta a sacrificarsi per interessi altrui. Questo schema è vecchio, fallimentare, nocivo e storicamente scaduto!
Nel merito della vicenda, Italcave ha chiesto una modifica all’autorizzazione già in essere per realizzare il sopralzo dei lotti I e II. Non solo, l’azienda punta a trattare rifiuti pericolosi (IPPC 5.1) presso l’impianto di inertizzazione già autorizzato per rifiuti speciali non pericolosi.
Un salto in “avanti” che respingiamo!
Ma c’è di più a suffragio del nostro deciso NO: la zona oggetto di intervento del sopralzo è prossima ad un’area di rispetto dei boschi. Al suo interno sono previste opere correlate alla gestione dei rifiuti.
Inoltre, l’intervento progettato ricade in un’area vulnerabile alla contaminazione salina della falda e con evidenza di danno sanitario per le emissioni in atmosfera: un incremento dei volumi e l’inserimento di rifiuti pericolosi non sono ulteriormente accettabili in questa area!
Insomma, NO a questo ampliamento.
Melucci (Presidente della Provincia di Taranto) ed Emiliano (Presidente della Regione Puglia) si esprimano nettamente e compiutamente contro questa operazione che appesantirebbe l’impatto ambientale di un territorio notoriamente già provato.
Non è tempo di giri di parole. Taranto e la sua provincia non sono terra di conquista… e di risulta!
Si dia voce ai cittadini.
Chiedo pubblicamente alla Regione di invitare alla prossima Conferenza di Servizi il Comitato nato a Statte, affinché le ragioni del NO trovino adeguato spazio – anche istituzionale – in questa ennesima vicenda tarantina…
Rosa D’Amato