Il primo yacht, della Azimut Benetti, costruito a Taranto, negli ex Cantieri Tosi, ha preso il mare. Ha attraversato il canale navigabile con il ponte girevole completamente aperto con una apertura straordinaria, e ha impostato la sua navigazione, rotta Livorno. Nel cantiere, Benetti, di Livorno saranno completati gli allestimenti: gli arredi, gli impianti, e gli accessori che, si presume, saranno completati entro il 2025, data di consegna al suo armatore. Lo yacht, Fb616, lungo 50 metri del peso di 220 tonnellate, e del costo di 40 milioni di euro, ha richiesto 180mila ore di lavoro, circa 12 mesi, da parte di 80 lavoratori. Il progetto, realizzato da tre diverse società, la S.G.M Srl, la Sea Style Company SpA e la Costruzioni Generali Srl, sono guidate dagli imprenditori Maurizio Abatematteo e Pasquale Di Napoli. Nel cantiere già sono in costruzione altri due mega yacht, uno di 50 e l’altro di 60 metri, che dovrebbero essere consegnati fra il 2025 ed il 2026. Auspicio di una rinascita della cantieristica navale a Taranto, con la speranza che l’attività si implementi, con vantaggi di natura occupazionale ed economica. La scelta dei cantieri navali ex Tosi, strategica e logistica, apre nuovi scenari di valorizzazione del territorio, e di competenze non utilizzate fino ad ora. La Franco Tosi, nata nel 1914 con la “ Società Cantieri navali Franco Tosi “ nasce a Legnano, dove venivano costruiti pezzi per le forniture belliche della Marina Militare. Con l’apertura dell’Arsenale Militare a Taranto, la Franco Tosi aprì il suo cantiere a Taranto, distava solo 3,5 chilometri dall’Arsenale, e così iniziò la sua collaborazione con la Marina. Oggi, le vecchie gru, simulacri di grandi attività industriali, giacciono in preda alla ruggine ed al degrado. Colonie di gabbiani le hanno colonizzate per la sosta dopo i lungi viaggi. La Franco Tosi, con i suoi 3000 lavoratori, ha costruito, nel tempo: 2 bacini galleggianti da 20.000 tonnellate, 41 sommergibili ,10 navi posareti, 11 navi ausiliarie, 3 fregate, 1 dragamine amagnetico. Nonostante i grandi risultati conseguiti, anche il cantiere Tosi, come gran parte della cantieristica navale, entrò in crisi e chiuse definitivamente, nel 1960. Dopo la fase del passaggio all’Iri, e qualche altro vano tentativo di rilancio, la Franco Tosi, venduti i bacini galleggianti, chiuse. Nel 2021, trentuno anni dopo la sua chiusura, la SGM, azienda friulana, con sede a Udine, ha acquistato e ristrutturato gli ex cantieri Tosi, con grande soddisfazione da parte del CEO della SGM, Maurizio Abatematteo, tarantino di origine, emigrato 30 anni fa, che oggi ripone grandi speranze nella rinascita della cantieristica navale, aspettative in parte realizzate dopo il varo del mega yacht Fb616, orgoglio della rinata cantieristica navale tarantina.
Antonello Giusti