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Prostituzione delle 16enni in strutture di lusso a Bari

Dal profilo fb di Ludovuco Abbaittichio riprendiamo e pubblichiamo per una corretta informazione.
BARI – A seguito dell’inchiesta sulla prostituzione delle 16enni in strutture di lusso a Bari e in conseguenza alle notizie diffuse nei giorni scorsi circa le indagini sul fenomeno della prostituzione minorile, per cui sono state arrestate 8 persone, dopo la denuncia di una mamma, voglio rendere noto che l’ufficio Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – Regione Puglia sarà sempre a disposizione di chi vorrà intraprendere un cammino progettuale finalizzato al raggiungimento di un bene comune, quello dell’educazione civile dei giovani.
Serve riflettere sul fatto che la svendita del corpo da parte dei giovani ha una radice antica. E per sradicarla non bastano i divieti e le azioni di polizia giudiziaria, come quelle messe in campo di recente nella città di Bari. Serve l’educazione al rispetto del proprio corpo e dal corpo altrui.
È un fenomeno vecchio almeno di 50 anni che si trascina senza soluzioni di continuità attraverso una società distratta in cui, alle responsabilità genitoriali, si affiancano i vuoti educativi nelle scuole italiane. Sono anni che si avverte la necessità inderogabile di impiantare, negli istituti di ogni ordine e grado, equipe di professionisti, dal medico al pedagogista, fino allo psicologo ed all’operatore di strada, capaci di focalizzare l’attenzione dei giovani in età evolutiva sul valore della sessualità. Tuttavia, in un’epoca distratta, la funzione didattica è scaduta nelle manifestazioni pornografiche, un tempo opera di una stampa di settore, oggi passate nel novero delle epifanie dei social network.
Manca del tutto la valorizzazione di un momento importante, fondamentale, della vita di una persona, il transito gioioso dall’infanzia all’adolescenza, in cui si conoscono pure le difficoltà ed i turbamenti indotti dall’età, valorizzando il dono dell’amore e dando un peso all’innamoramento e alla sessualità.
Non esiste la bacchetta magica, ma solo la volontà di mettere al riparo i più giovani dalle deviazioni che sfociano nelle manifestazioni di amore malato. I genitori, insieme agli insegnanti, nella comunità educante, possono interagire efficacemente per rimettere in linea di galleggiamento questa deriva malandata.

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