Serata evento ieri sera a Taranto. Al pianoforte, Chiara De Quarto, in un concerto di grande spessore
Secondo appuntamento del Giovanni Paisiello Festival Spring, ieri sera, nella bella cornice del Salone degli Specchi di Taranto. Un evento che, grazie soprattutto alla bravura della pianista Chiara De Quarto, ha mietuto l’unanime consenso del folto pubblico presente in sala.
Un evento, questo, che si inserisce in una serie di concerti del tutto gratuiti offerti per la prima volta alla platea tarantina dall’Associazione musicale Amici della Musica. Una realtà associativa presente sul nostro territorio da ben 102 anni, come ci riferisce il presidente Paolo Ruta, e che offre da tempo una varietà di concerti di alto spessore, portando Taranto in un contesto internazionale.
Un plauso, dunque, a Paolo Ruta, ideatore di questo nuovo progetto musicale che, oltre al carattere divulgativo della grande musica, consente ai giovani talenti della nostra città di esprimersi, musicalmente, di fronte a un pubblico attento e partecipe.
La serata di ieri
Ad introdurre splendidamente la serata, Palma Esposito, vice presidente dell’Associazione, che con grande competenza ha saputo presentare la protagonista dell’evento, nonché illustrare ai presenti le difficoltà interpretative del programma scelto da Chiara De Quarto, giovane interprete di un concerto che ha brillato per il coinvolgimento emotivo del pubblico, nonché per le capacità esecutive della pianista tarantina.
Poi, la magia della musica ha colorato di vibranti emozioni l’atmosfera della notte di Taranto. E da Mozart a Beethoven, da Skrjabin a Chopin è stato incanto, rapimento.
Un pathos emotivo che, in un crescendo continuo, ha raggiunto l’apice con l’esecuzione della Sonata n.3, op.58 di Chopin. Un’esecuzione straordinaria che ha visto la protagonista della serata totalmente immersa nella musica del grande compositore polacco, quasi in un rapporto simbiotico, avulso dai rigori esecutivi, ma compenetrato nello spirito dell’autore.
E, l’entusiasmo del pubblico, esploso alla fine dell’esecuzione, ha saputo gratificare questa giovane artista che, sin da piccola ( come riferito da lei stessa) ha evidenziato un talento naturale, poi incanalato e coltivato dai suoi maestri in anni di faticoso studio.
La musica nel futuro di Taranto
Di fronte a simili talenti emerge un dato rilevante. Il valore e la funzione della musica, capace di riportare agli antichi splendori dell’età di Paisiello, una città ferita dagli anni dell’incuria e della sottocultura.
‘Potrebbe essere, quindi, la musica a dare a Taranto un ruolo da protagonista nel panorama culturale internazionale?’, chiedo a Palma Esposito.
Il Festival di Paisiello– mi risponde- voluto fortemente dal nostro presidente Paolo Ruta, già da anni ha proiettato il nostro territorio in una realtà internazionale, rappresentando con la rivalutazione anche della casa natale del grande compositore tarantino, un forte richiamo per i turisti. Sempre attenti all’aspetto culturale di una città’
‘Una risorsa anche economica, dunque, per la città dei due mari?’
Indubbiamente.
E, alla luce di queste premesse e dell’operatività di queste associazioni,sembra schiarirsi l’orizzonte di Taranto, incupito da anni di silenzio indifferente,.
Taranto, dunque, scrigno di perle e di cultura si presenta al suo futuro con tutti suoi talenti. E il passato del capoluogo jonico ritrova tutto il suo splendore.
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