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John Gardner – Luce d’ottobre

John Gardner (1933 – 1982) Era uno dei favoriti alla Bread Loaf Writers’ Conference, un seminario di scrittori e poeti tra i più prestigiosi degli Stati Uniti

Gardner è stato uno scrittore e un insegnante di scrittura creativa per tutta la sua vita (tra i suoi allievi il maestro della narrativa americana Raymond Carver).

I suoi due libri sull’arte di scrivere narrativa, “Il mestiere dello scrittore” e “Diventare uno scrittore”, sono considerati dei classici.

Come tutti sanno Gardner era ossessivo nei suoi lavori, e ottenne la fama per il linguaggio ricercato, per il ritmo lento della sua scrittura e per l’attenzione che riservava alla continuità del sogno immaginario.

A ogni livello di profondità i suoi libri sono quasi sempre toccati dal potere di redenzione dell’arte.

È stata una figura popolare e controversa fino alla morte prematura in un incidente motociclistico all’età di 49 anni.

Luce d’ottobre (1976), è incentrato sulla vita di un fratello e una sorella che, anziani e inaciditi, vivono insieme e litigano nella campagna del Vermont.

Quest’ultimo ha vinto il National Book Critics’ Circle Award nel 1976. In ogni libro i personaggi sono figure brutali e isolate che lottano per l’onestà e la comprensione nella spietata società.

Lo scrittore al lavoro

Lo scrittore al lavoro

La trama più nel dettaglio. James è un apicoltore, onesto, laborioso, puritano, avaro, reazionario.

Lei, Sally, più aperta e progressista, è anche più sensile al fascino del nuovo.

 

Per questo ha portato nella casa del fratello, unico legame col presente un televisore.

Immaginate la situazione, siamo nel Vermont, in piena campagna e probabilmente in anni dove la televisione era davvero una novità.

Il fratello James, che sembra solo vivere con la mente ed il cuore rivolto al passato, glielo distrugge con una fucilata.

Ed è l’inizio dello scontro aperto, o la goccia che fa traboccare un vaso di rancori sopiti, di idealismi vissuti su fronti opposti, una guerra che sfiora nella tragedia.

Leggendo il libro ci si rende conto che non è una vicenda privata: i due simboleggiano i valori contrastanti nella società americana, presente ancora oggi, ed altre guerre anche meno effimere.

La modernità dell’opera, la genialità della scrittura, di un maestro del settore, che ogni scrittore dovrebbe imparare a conoscere, sta anche nel fatto che nel libro c’è un altro libro che legge Sally dal titolo: ” i contrabbandieri di Lost Souls’ Rock”, un capolavoro dell’Humor nero, un giallo sui segreti della marijuana, cosi legge la protagonista girando il libro, un romanzetto da quattro soldi trovato al suo capezzale, rigira tra le mani prima di entrare nella storia.

Un romanzo nel romanzo che si alternano nella narrazione vera e propria. Una tecnica che abbiamo visto in Calvino ed anche usata nella Storia Infinita di Michael Ende, due autori della nostra soffitta.

Gardner, un critico afferma nelle prima pagine del libro. ” Con John Garnder e la sua saga d’altri tempi il romanzo americano può essere riesumato da una prematura tomba per essere inserito nuovamente a con prepotenza nel filone eroico, anche pericoloso, inizialmente segnato da Herman Meliville.”

Noi, più modestamente ne parliamo qui e lo celebriamo nella nostra soffitta, dov’è in buona compagnia.

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