Ieri sera, a Taranto, la serata conclusiva della 61esima edizione del Concorso Internazionale ‘Arcangelo Speranza’ Tanti i premiati, ma trionfa la musica.
Nel salone della Provincia di Taranto ieri sera ha avuto luogo la cerimonia di premiazione dell’International Piano Competition ‘Arcangelo Speranza’, che ha visto protagonisti i tre finalisti della competizione, ma che, in realtà, ha dato voce e corposità internazionali alla musica. Vera trionfatrice dell’iniziativa, promossa da ben 61 anni dall’Associazione Musicale ‘Amici della Musica di Taranto.
Un evento che, sempre più, proietta la nostra città in un contesto internazionale e che, mai come in questo momento storico, assume un significato di grande spessore.
La musica, dunque, unisce. La musica, come sottolineato ai nostri microfoni dal presidente della giuria, Roberto Cappello, ‘trascende da ogni ideologia politica, religiosa, E’ questa la forza dell’arte che, soprattutto nella musica, diviene mezzo efficace e immediato di una condivisione di valori assoluti.
La musica, un messaggio universale
Questa edizione del Concorso Arcangelo Speranza, dunque, ha assunto un valore ed un significato nuovi. Tanti infatti i concorrenti provenienti da ogni parte di questo mondo dilaniato da conflitti e divisioni.
Dall’Ucraina alla Russia, dalla Corea del Sud al Giappone, da Israele all’Armenia e, ovviamente, all’Italia la voce e il richiamo della musica hanno unito tutti, superando tutte le barriere.
Un plauso dunque agli Amici della Musica di Taranto, da ben 102 anni realtà estremamente operativa del nostro territorio.
I momenti della premiazione
Dopo la prova finale dei tre finalisti, la vice presidente dell’Associazione, Palma Esposito, brillante conduttrice della serata, ha dato il via alla premiazione, cedendo la parola al presidente di questa giuria di grande spessore artistico, costituita da rappresentanti di varie nazioni. Ed è stato proprio il maestro Cappello a spiegare le motivazioni della non assegnazione del primo premio.
A causa della mancanza di un voto unanime infatti i giurati hanno ritenuto opportuno di non procedere all’assegnazione di esso. Ma i premi comunque sono stati tanti, ciascuno con un particolare significato.
Il secondo premio è stato così assegnato a Giorgio Trione Bartoli, di Trani, mentre il terzo premio è andato al sudcoreano Yeongro Park. Premio del pubblico ‘Elsa e Peppino Orlando’ all’israeliano Avital Yuval. Premio Paisiello alla sudcoreana Kim Misol, che si esibirà anche nel corso del prossimo Festival Paisiello organizzato dagli Amici della Musica ‘Arcangelo Speranza’.
E, per finire, gli allievi del Conservatorio Paisiello di Taranto, presenti in sala, hanno fatto sentire la loro voce assegnando il loro premio a Giorgio Trione Bartoli.
Conclusioni
Che dire, tanto l’entusiasmo ed anche la commozione di fronte ad un evento che si è caricato di un nuovo significato, non solo per la città di Taranto, ma per questi giovani talenti provenienti da ogni parte del mondo.
Taranto, così, è stata il faro, la luce che ha brillato al di là delle distanze e dei confini territoriali e la competizione ha perso quell’antagonismo che, in molti casi, è divisorio, per divenire invece elemento unificatore, oltre che aggregativo.
Un grazie dunque a questa Associazione e al suo presidente, Paolo Ruta, che, con estrema laboriosità, ha saputo dare voce al messaggio universale della musica
https://www.corrierenazionale.net/