La controversa regolamentazione indiscriminata sugli abusi sessuali sui minori (il cosiddetto controllo delle chat) potrebbe ancora essere approvata dai governi dell’UE, poiché la Francia potrebbe rinunciare al suo precedente veto. Se questa proposta verrà adottata, l‘app di chat Signal ha annunciato che uscirà dall’UE. La presidentessa Meredith Whittaker si oppone con veemenza al piano. “noi (Signal) lasceremo il mercato dell’UE piuttosto che compromettere i nostri impegni in materia di privacy. Se questa proposta verrà adottata e applicata contro di noi, saremo costretti a fare questa scelta”, ha dichiarato a X. “È vino di sorveglianza in bottiglie di sicurezza”. Tuttavia gli Stati dell’UE non sono ancora riusciti a trovare un accordo su una posizione comune. Alcuni Paesi sostengono la proposta della Commissione, altri sostengono la posizione del Parlamento. Durante l’ultima discussione del 24 maggio, il Servizio giuridico del Consiglio ha chiarito che la scansione indiscriminata del controllo via chat di persone non sospettate è ancora prevista e rimane una violazione dei diritti fondamentali. Tuttavia, la maggior parte dei governi dell’UE è determinata ad andare avanti. I governi nazionali stanno ora esaminando il disegno di legge di 200 pagine. Il gruppo di lavoro continuerà le discussioni il 4 giugno. Il 13 giugno, tre giorni dopo la fine delle elezioni europee, si incontreranno i ministri della Giustizia e dell’Interno degli Stati Ue.
Francia: favorevole legge europea di controllo delle chat
La Commissione Europea dunque, ha proposto un regolamento che mira a controllare i messaggi chat di tutti i cittadini, tuttavia, il Parlamento europeo, non ha sostenuto questa proposta e ha invece avanzato una propria. Sebbene gli Stati dell’Eurozona debbano ancora raggiungere una posizione unitaria, il Belgio, l’attuale presidente dell’UE, ha introdotto varie proposte per influenzare gli altri Paesi. Il regolamento mira a creare un sistema per l’individuazione e la segnalazione di materiale pedopornografico online (CSAM). Il piano, tuttavia, è stato criticato per aver consentito alle autorità giudiziarie di richiedere la scansione di messaggi privati su piattaforme come WhatsApp o Gmail. L’ultima proposta invece comprende tutte le app di comunicazione, anche quelle che utilizzano la crittografia end-to-end. Agli utenti verrà richiesto di dare il consenso affinché i loro messaggi vengano monitorati. Chi non acconsente perderebbe la possibilità di inviare foto, video, immagini e URL, mentre la comunicazione audio rimarrebbe inalterata. Inoltre, il monitoraggio della chat non si applicherebbe agli account utilizzati per la sicurezza nazionale, le indagini o per scopi militari. La proposta belga mira anche a individuare materiale sconosciuto utilizzato in modo improprio utilizzando la “tecnologia AI”. Gli esperti hanno costantemente avvertito che questo approccio potrebbe portare a numerosi falsi positivi, identificando erroneamente gli individui come mittenti di contenuti offensivi. Patrick Breyer, eurodeputato del Partito Pirata, ha espresso profonda preoccupazione per il fatto che i paesi dell’UE, precedentemente critici nei confronti dei piani, stiano ora mostrando sostegno ad una proposta che rimane fondamentalmente invariata rispetto alle versioni precedenti. “Milioni di chat private e foto private di cittadini innocenti devono essere perquisite utilizzando una tecnologia inaffidabile e poi divulgate senza che gli utenti della chat interessati siano nemmeno lontanamente collegati ad abusi sessuali su minori: questo distruggerebbe la nostra privacy digitale della corrispondenza. Le nostre foto di nudo e di famiglia finirebbero nelle mani di estranei a cui non appartengono e con i quali non sono al sicuro. Nonostante l’impegno formale nei confronti della crittografia, la scansione lato client minerebbe la crittografia end-to-end precedentemente sicura per trasformare i nostri smartphone in spie: ciò distruggerebbe la crittografia sicura. Sono allarmato dal fatto che i governi europei che finora si sono mostrati critici stiano elogiando i piani riconfezionati, che minacciano di ribaltare la precedente minoranza di blocco. Se i governi dell’UE affrontassero davvero i negoziati del trilogo con questa posizione radicale di scansione indiscriminata del controllo delle chat, l’esperienza dimostra che il Parlamento rischia gradualmente di abbandonare la sua posizione iniziale a porte chiuse e di accettare compromessi cattivi e pericolosi che mettono a rischio la nostra sicurezza online.
Possibile maggioranza per il controllo delle chat
Attualmente, una “minoranza di blocco” impedisce l’adozione della proposta, ma la Francia sta ora valutando la possibilità di dare la sua approvazione. Per la Germania la nuova proposta “non è ancora soddisfacente”. La Polonia continua a ritenere che “l’intrusione nella privacy sia troppo grande” e che le persone non sospette, non debbano essere monitorate. Il Lussemburgo “continua ad avere notevoli preoccupazioni riguardo alla scansione di tutti gli utenti”. Anche l’Austria ritiene che “le preoccupazioni relative ai diritti fondamentali non siano state risolte”. Mentre i Paesi Bassi respingono la proposta perché i fornitori non dovrebbero cercare solo materiale di abusi noto, ma anche pornografia infantile precedentemente sconosciuta. Altri paesi stanno ancora valutando la proposta, tra cui Italia, Repubblica Ceca e Slovenia. In Svezia il parlamento deve ancora occuparsi della nuova proposta. L’Irlanda ha esortato “a non perdere di vista fin dall’inizio l’obiettivo della protezione dell’infanzia per paura di possibili azioni legali. Gli stati dell’UE dovrebbero essere pronti a correre un certo rischio legale”. Alla fine di giugno la presidenza del Consiglio passerà dal Belgio all’Ungheria. Allo stato attuale, se gli Stati membri dell’UE decideranno su una posizione comune dipenderà principalmente dalla Francia.
