Principale Estero UE: mozione contro Iran al Consiglio IAEA

UE: mozione contro Iran al Consiglio IAEA

Germania, Francia e Regno Unito, note anche collettivamente come E3, preoccupati per l’avanzamento del programma nucleare iraniano, lunedì sera, hanno presentato una risoluzione al Consiglio dei governatori dell’Osservatorio nucleare delle Nazioni Unite (IAEA), contro l’Iran. Il testo presentato dalle potenze europee per il voto di questa settimana, nonostante l’opposizione degli Stati Uniti, spinge nuovamente l’Iran a spiegare le tracce di uranio rinvenute in siti non dichiarati e affronta anche questioni come il blocco degli ispettori. Tuttavia, gli Stati Uniti temono che tale azione possa esacerbare le attuali tensioni geopolitiche in Medio Oriente”, soprattutto nel periodo che precede le elezioni presidenziali americane di novembre.

UE: mozione contro Iran al Consiglio  IAEA

Regno Unito, Francia e Germania hanno sostenuto che la risoluzione è stata motivata “dall’urgenza di reagire alla gravità della situazione”, e pertanto richiedono all’Iran di riammettere gli ispettori dell’IAEA  e di ripristinare la sorveglianza delle telecamere nei siti nucleari. I diplomatici sostengono che, mantenere l’attuale politica di inazione nel contesto dell’escalation iraniana non è più sostenibile e che la posizione degli Stati Uniti potrebbe cambiare in vista del voto dell’IAEA previsto per questa settimana. Secondo l’IAEA, l’organismo di controllo nucleare dell’ONU incaricato di verificare che il programma iraniano abbia scopi civili e non militari, la Repubblica islamica è l’unico Paese che non possiede  armi nucleari, che arricchisce l’uranio al 60%, e sta accumulando scorte sempre più grandi. La soglia si avvicina al 90% necessario per fabbricare un’arma atomica e supera di gran lunga il massimo autorizzato del 3,67%, che equivale a quanto utilizzato per produrre elettricità. Tuttavia, Teheran nega di voler produrre armi nucleari, e assicura che il suo programma atomico è per uso civile. L’Iran si è gradualmente allontanato dagli impegni assunti nell’ambito dell’accordo sul nucleare siglato con le potenze mondiali nel 2015. Difatti, l’accordo storico, prevedeva l’alleggerimento delle sanzioni iraniane in cambio di limitazioni al suo programma atomico. Ma è crollato dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti sotto l’allora presidente Donald Trump nel 2018. Da allora, gli sforzi per rilanciare l’accordo sono falliti.

 

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