Un omaggio al sacrificio e alla dedizione dei Pilastri della Legalità: i Finanzieri Italiani.
Il 21 Giugno, a memoria della battaglia del solstizio combattuta durante la prima guerra mondiale, ricorre il 250 esimo anniversario della Guardia di Finanza, una delle forze di polizia italiane ad ordinamento militare con competenze in materie economiche e finanziarie. Il simbolo della G.d.F. è rappresentato dalla figura di un grifone, emblema di forza e coraggio, che tiene in bocca una spada e una bilancia.
La storia della G.d.F. ha le proprie origini nel 1774 con la Legione Truppe Leggere e nel 1862 con il Corpo delle Guardie doganali del Regno d’Italia, un reparto che andava a riunire vari gruppi di milizie. Infine divenne Corpo della Regia Guardia di Finanza nel 1881.
Strutturata in diversi reparti tra cui il Comando Generale, situato a Roma presso la Caserma Piave, dove si trova anche il Museo storico, un’istituzione espositiva dedicata alla storia della G.d.F. e inaugurato il 5 luglio 1937. Tra i cimeli più importanti conservati al museo vi sono il fucile che sparò il primo proiettile nella prima guerra mondiale, medaglie d’oro al valor militare assegnate a finanzieri nel primo conflitto mondiale, reperti legati alla campagna dell’Africa Orientale e alle operazioni militari della seconda guerra mondiale, nonché cimeli risalenti alla Resistenza italiana. Il museo storico ha quattro sezioni distaccate: Museo del Servizio Aereo di Pratica di Mare dedicato alla storia del servizio aereo della G.d.F., Museo della Scuola Alpina di Predazzo a Trento dedicato alla storia della Scuola Alpina della G.d.F., Museo Scuola Nautica di Gaeta a Latina dedicato alla storia della Scuola Nautica della G.d.F. e la Sala Baschi Verdi di Orvieto dedicata alla storia della G.d.F.
Secondo la legge del 23 aprile 1959, n. 189, la G.d.F., composta da oltre 68 mila unità ripartite in diversi ruoli, dipende direttamente dal Ministro dell’Economia e delle Finanze ed è parte integrante delle forze armate italiane. Ha compiti di polizia militare all’interno del corpo e per il concorso alla difesa militare dipende funzionalmente dal Ministro della Difesa. La legge del 7 gennaio 1929, n. 4 la istituisce come corpo di polizia tributaria responsabile dell’accertamento e della repressione delle violazioni finanziarie in quanto svolge principalmente funzioni di polizia economico-finanziaria e di polizia giudiziaria per contrastare il contrabbando, l’evasione fiscale, il traffico di droga, il crimine organizzato, il riciclaggio di denaro, il finanziamento al terrorismo e il mantenimento dell’ordine pubblico.
Il corpo si occupa anche del controllo delle frontiere terrestri e marittime ed ha un ruolo importante nella difesa di queste ultime. Ha competenza esclusiva nei controlli antidroga in ambito doganale e dal 1º gennaio 2017 è responsabile anche del controllo doganale nel commercio illegale di flora e fauna in via di estinzione, secondo le convenzioni internazionali vigenti e la normativa nazionale e comunitaria. Per quest’ultima attività, può collaborare con le unità specializzate dell’Arma dei Carabinieri provenienti dal disciolto Corpo forestale dello Stato.
I Finanzieri, uomini e donne leali in divisa, lavorano instancabilmente per garantire la sicurezza dei cittadini affrontando turni massacranti con determinazione e generosità. Sono come pilastri di granito, solidi e risoluti, pronti a fronteggiare l’oscurità. Vestiti con il grigio-verde e l’antracite, simboli di rigore e disciplina, affrontano le sfide con coraggio e determinazione mirando alla giustizia e al rispetto delle regole. Guardiani instancabili della legalità, pronti a difendere la nostra società con fermezza e onestà, dediti alla protezione dell’economia, portano nel loro cuore la luce della fiamma gialla che li contraddistingue, un emblema storico che rappresenta la determinazione, segno di autorità e integrità che simboleggia il sacrificio.
Secondo il Rapporto dell’Eurispes 2023, la Guardia di Finanza si posiziona in alto nella classifica delle tre Forze di Polizia, con il 70,4% dei giovani tra i 18 e i 30 anni che la considerano un’istituzione fidata. La visione che il popolo italiano ha della Guardia di finanza è quella di un’istituzione essenziale per il sistema democratico, composta da decine di migliaia di uomini e donne che mettono la propria vita al servizio del Paese e rischiano ogni giorno.
La percezione pubblica della G.d.F. è influenzata da diversi fattori, tra cui le rappresentazioni mediatiche e le opinioni diffuse nella società. Possono essere visti come un’istituzione in grado di contrastare efficacemente la criminalità economica, ma anche come un ente rigido e autoritario nel far rispettare le leggi fiscali.
Grazie all’efficace gestione dell’Ufficio Stampa e Comunicazione, alla presenza attiva sui social media e alla strategia di comunicazione mirata, la G.d.F. ha ottenuto una buona visibilità e un’immagine positiva. L’Ufficio Stampa si è occupata di mantenere rapporti stretti con i media, fornendo comunicati stampa e materiali audiovisivi sulle attività operative del Corpo e offrendo inoltre supporto ai giornalisti che vogliono approfondire argomenti a loro legati.
La presenza sui social media ha permesso al Corpo di comunicare direttamente con i cittadini, pubblicando aggiornamenti su risultati operativi, eventi e iniziative, canali che consentono di raggiungere un pubblico più vasto che mantiene un contatto costante con la popolazione. La presenza televisiva ha contribuito ulteriormente ad aumentare la visibilità della G.d.F. Grazie alle iniziative del Corpo e alla gestione dei profili social, è stata possibile una diffusione capillare delle attività e dei successi dell’organizzazione. Le strategie di comunicazione adottate hanno favorito una maggiore diffusione delle informazioni tra i mezzi di comunicazione e il personale interno permettendo alla G.d.F. di promuove una cultura della comunicazione interna ed esterna, garantendo una trasparenza e una chiarezza nelle proprie azioni.
Dalla preghiera del Finanziere ” Fa’ che sentiamo ogni giorno, nella voce del dovere che ci guida, l’ eco della Tua voce, fa’ che le Fiamme Gialle d’ Italia siano d’ esempio a tutti i cittadini nella fedeltà ai Tuoi comandamenti e alla Tua Chiesa, nella osservanza delle patrie leggi nella consapevole disciplina verso le autorità costituite”, testo che oltre a trasmettere l’importanza della responsabilità e dell’etica professionale nel compiere il proprio lavoro come forza dell’ordine, invoca anche la protezione e la guida divina per i membri delle fiamme gialle, i quali sono chiamati a seguire il dovere e a rispettare le leggi del Paese chiedendo che essi siano un esempio per tutti i cittadini nell’adempiere ai comandamenti di Dio, nel rispetto della Chiesa e nell’osservanza delle leggi nazionali.
Sovrani di leggi e regole, valorosi protettori delle nostre tasche con cuore generoso, vigilano costantemente in ogni situazione, difendono l’onestà anche nelle giornate più difficili. Con coraggio e passione marciano con fermezza, garantendo sicurezza e protezione, combattendo le ingiustizie con risolutezza, custodi della legalità e della giustizia. Nel silenzio della notte o nel caos del giorno, rimangono sempre vigili, rispettando la dignità umana.
Luci di speranza nel buio dell’illegalità, un grazie all’impegno e al sacrificio.
Nobili custodi della nostra sicurezza, il popolo italiano vi riconosce con stima e gratitudine.