di Mimmo Lastella
Carissimi lettori, carissime lettrici
Oltre al fenomeno sempre più crescente dell’astensionismo, dovuto alla disaffezione dei cittadini verso la politica in genere, a contribuire allo scarso successo per non dire fallimento dell’arcipelago sovranista ed anti Ue, è stata la sua frammentazione.
Indubbiamente, va apprezzato il tentativo “riuscito a metà” di Cateno De Luca di mettere insieme varie anime del pensiero sovranista ed antisistema, con l’obbiettivo di superare la fatidica soglia del 4% ma aimè vuoi per il fattore no-vax, vuoi per lo scarso carisma dello stesso De Luca, carisma valido solo in Sicilia, tale tentativo è risultato essere stato invano.
A questo punto sorge spontanea la profetica domanda: “quale futuro per la galassia sovranista italiana?”
Credo che nell’immediato futuro, si debba dar vita ad una costituente dei sovranisti che porti alla costituzione del partito unico dei sovranisti per la libertà, un soggetto politico in grado di parlare al cuore della gente, che metta in evidenza la natura tecnocratica ed esclusivamente finanziaria dell’Unione europea, ostaggio dei poteri forti e di Washington; sul modello Nigel Farange.
Tale soggetto politico, deve “ovviamente” avere un programma condiviso, ovvero un programma che prevede la giustizia sociale per tutti i cittadini, che non faccia distinzione fra ricchi e poveri, che riporti l’Italia verso una sovranità a 360°, ivi compresa la sovranità monetaria e bancaria.
Credo altresì che un soggetto politico di tale portata “qualora si dovesse addivenire alla sua creazione”, debba essere scevro da fanatismi e gabbie ideologiche varie, ovvero avere una visione dell’etica e del sociale che faccia sintesi fra il pensiero tradizionalista e conservatore e il pensiero liberal-progressista, laico, socialista e libertario; in modo tale da intercettare consensi, sia da destra, che da sinistra.
