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Stefan Zweig – il mondo di ieri

Il nostro autore é l’austriaco Stefan Zweig. Nacque nel 1881 a Vienna e per alterne vicende muore nel 1942 in Brasile a 60 anni

E’ stato un drammaturgo, giornalista e biografo. Al culmine della sua carriera letteraria, concentrata tra il 1920 e il 1930, fu uno degli scrittori più tradotti e famosi al mondo.

Il Brasile, si arguisce, è un esilio volontario; Zweig era ebreo come il padre, ricco produttore di tessuti e come la madre, di origini italiane, figlia di banchieri, a loro volta ebrei. che avevano fatto fortuna ad Ancona in Italia.

Il rapporto con la religione diventa anche studio accanto alla filosofia. Forse perché, preso dalle vicende storiche, lo scrittore dirà: “mia madre e mio padre erano ebrei solo attraverso un accidente di nascita. ” Ma non rinnegò mai la fede.

All’inizio della prima guerra mondiale, c’era anche, tra ebrei, tedeschi e austriaci, un diffuso sentimento pacifista e per questo Zweig rifiutò di usare il fucile facendo il furiere presso l’Archivio del Ministero della Guerra, insieme ad un altro pacifista che poi divenne suo amico, Romain Rolland, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1915.

Zweig fu pacifista per tutta la vita ed è un antesignano sostenitore dell’unificazione dell’Europa.

A seguito dell’avvento di Hitler con la sua seconda moglie Lotte Altmann, attraversa l’Oceano Atlantico e viaggiando negli Stati Uniti, si stabilì prima a New York City e poi nel 1940  di nuovo a Petrópolis, una città nella fascia metropolitana di Rio de Janeiro.

Il 1942 è un anno di guerra, lo scrittore è sempre più depresso dalla crescita dell’intolleranza, dall’autoritarismo e dal nazismo, e, quasi non vi trovasse speranze per il futuro dell’’umanità, Zweig scrisse una nota su questi sentimenti di disperazione.

Poi, nel 23 febbraio 1942, i Zweig furono trovati morti, a causa di una di un overdose di sonnifero, nella loro casa nella città di Petrópolis, tenendosi per mano.

“Penso che sia meglio concludere in tempo utile e in portamento eretto una vita in cui il lavoro intellettuale significava la più pura gioia e la libertà personale il bene più alto sulla Terra”, lasciò scritto.

Scrittore amico di Arthur Schnitzler e di Sigmund Freud, fornì libretti, come si dice nel melodramma, a Richard Strauss, oltre ad aver scritto biografie famose di Erasmo da Rotterdam, di Balzac. di Magellano, di Maria Stuart di cui “Regina di Scozia e le isole”  divenne anche un film di Hollywood.

Ci sono importanti collezioni Zweig alla British Library e alla State University di New York.

Il libro “Il mondo di ieri” è la sua autobiografia con la descrizione delle Felix Austria prima della guerra, dove il destino di una generazione attraversa gli eventi che hanno cambiato la storia.

Il ritratto di un’epoca definitamente scomparsa, l’epopea della multietnica capitale dell’impero, la capitale culturale, nella quale  “ognuno sapeva quanto possedeva e quanto gli era dovuto, quel che era permesso e quel che era proibito: in cui tutto aveva una sua norma, un peso e una misura precisi”.

Il libro è anche la rievocazione dell’arte bimillenaria della Vienna imperiale, ma anche la consapevolezza di un mondo finito, un mondo di ieri.

Riporta il piego della copertina:

“segnato dalla consapevolezza della definitiva scomparsa degli antichi valori, e dalla imponente rassegnazione  di fronte all’irreversibilità degli eventi, e questa atmosfera autunnale imprime a tutta l’opera il severo suggello della modernità”

Zweig, il primo europeo, antifascista e antinazista, poeta suicida per amore dell’Europa libera non serva dei mercati.

Ecco cosa si trova in rete

La casa dello scrittore in Brasile

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Alcune immagini della Vienna e di Stefan e del periodo vissuto

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Stefan e Lotta a New York un corto molto interessante

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