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Ad Altamura nel panorama del tango argentino “Desde de Alma” di Rosis Melo col libro di Maria Albano

Nel cortile del Liceo Cagnazzi, sotto le stelle, una magnifica serata al suono della musica argentina si esibeirà una coppia d ballerini di tango sulle note di una pianista e compositrice di orgine lucana: Rosis Melo REDAZIONE ALTAMURA - ALTA MURGIA

Immagine di copertina

Stasera venerdì 21 giugno 2024 alle ore 19.30 ad Altamura nel cortile del Liceo Classico “Cagnazzi” .

Presentazione del libro di Maria Albano “Desde el Alma” sul tema dell’emigrazione che fa conoscere una delle figure femminili di origine Lucane più importanti del XX secolo. Rosita Melo musicista Uruguaiana figlia di emigranti Lucani e prima donna compositrice di tango a livello Internazionale. A parlarne l’Autrice del libro Maria Albano.

Si esibiranno la cantante e nota attrice materana Anna Rita del Piano,  l’attore Antonello Morello e i ballerini di tango: Fabrizio Bottone e Michela Fabbiano.

Musicisti, Quintetto d’archi: 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso

Nessuno sa chi abbia dato il nome di tango a questo ballo, né si sa esattamente perché si chiami in questo modo, di solito il tango argentino è in tempo binario, ma qualche volta lascia invece spazio al più fluido e soave 3/4 musicali di vals: un tipo di tango caratterizzato appunto da un tempo ternario. Si dice che derivi dalla fusione del tango con il valzer.

In realtà il vals è più una derivazione del tipico valzer alemanno che, già nel 1810, si danzava a Buenos Aires e a Montevideo fra le classi sociali più elevate sostituendosi alle danze più antiche e mescolandosi con polca e habanera.

Ma la danza scende sempre in strada, tra il popolo, e così è stato anche per il valzer che tra le “braccia degli emigrati” ha assunto morbidezza e voglia di leggerezza, trasformandosi così in vals e caratterizzandosi con piccole differenze nei vari Paesi sudamericani. Nel bacino tanguero ha preso il nome di vals criollo.

Le caratteristiche principali di questo ballo sono la continuità e la fluidità dei movimenti, la leggerezza e la soavità: i ballerini danno l’impressione di scivolare sulla pista come se non volessero mai fermarsi, seguendo i rallentamenti e le accelerazioni del brano.

Non è facile da ballare e bisogna essere molto padroni del proprio “asse” che viene messo a dura prova dai tanti e infiniti giri che la coppia fa su se stessa!!!

Una particolare attenzione va al meraviglioso vals intitolato Desde el alma, questo eccezionale classico è stato composto da una donna, anzi da una ragazzina!

Rosita Melo, pianista-compositrice e concertista uruguaiana, quando compose il brano che avrebbe rappresentato il suo capolavoro assoluto e più noto in tutto il mondo, aveva appena 14 anni!

Rosita Melo nacque nel 1897 in Uruguay e si trasferì con la famiglia in Argentina all’età di 2 anni. Sposò nel 1922 il poeta e scrittore Piuma Velez, che scrisse la prima versione del testo di Desde el alma.

 Nel 1948 il grandissimo Homero Manzi, compositore e regista, volle inserire il brano nel suo film Pobre mi madre querida, ponendo però come condizione di riscriverne le parole. Rosita Melo e Piuma Velez accettarono e così Desde el alma divenne famoso in tutto il mondo.

Il testo è meno leggero della sua melodia: parla di un “alma”, un’anima ferita per amore che non vuole consegnare all’oblio i ricordi e che preferisce continuare a piangere l’amore perduto. Lo cerca fra le ferite, vivendo inutilmente triste e pagando col dolore la sua unica colpa di essere stata un’anima bella! Un’esortazione finale a tornare all’antica illusione e ad aspettare il nuovo amore che porterà la vita, sembra attenuare a tratti le ferite della notte amara del suo cuore

Motivo essenziale di tale progetto è valorizzare la figura di questa musicista di origini lucane, di ascoltare dal vivo la musica e di poter vedere eseguite alcune particolari figure di danza.

 

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