Emozioni musicali fuori del comune ieri sera a Taranto, nel corso del primo appuntamento con la Festa della Musica. Protagonista, la Grande Musica e la sua magia
Successo ieri sera, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Taranto, del concerto dei Tarenti Cantores, magistralmente diretti da Tiziana Spagnoletta e accompagnati eccezionalmente al pianoforte da Paolo Cuccaro. Un concerto di ampio respiro e rilievo, sia per il programma del medesimo che per le vocalità che si sono espresse nella serata. Una serata, comunque coronata dalla prorompente musica di Astor Piazzolla, espressa, anzi vissuta al pianoforte dal maestro Paolo Cuccaro. Tutto all’insegna dell’amore per la musica e per la sua magia.
Coinvolto il folto pubblico presente, trascinato nell’emozione dell’opera lirica, ma anche della musica di Nino Rota.
Una serata inaspettata
Un coro, un pianoforte, la voce di giovani talenti, poi, la musica! Questo in sintesi il quadro di un evento che ha coinvolto tutti nella complessità vocale della Grande Opera Lirica italiana in un crescendo di sensazioni grazie alla professionalità dei due maestri d’eccezione
Tiziana Spagnoletta che ha saputo condurre a un notevole livello un coro amatoriale, sino a cimentarsi nella grande Opera Lirica Italiana. E Paolo Cuccaro, artista di fama internazionale, che, al pianoforte, ha vissuto e fatto vivere la magia della musica di Astor Piazzolla, ma anche di Nino Rota.
Tutto perfettamente fuso in un’unica atmosfera, densa di vibranti emozioni, densa di pathos. E la notte di Taranto si è illuminata di mille colori, di mille echi, proiettando i presenti nell’universo immortale della musica.
Il programma, i talenti
Un programma prevalentemente lirico ha caratterizzato la serata. Dal Trovatore alla Traviata, da Tosca alla messa di Requiem di Mozart, il coro ha dato prova di aver raggiunto un notevole livello di maturità artistica, ma indubbiamente si è toccato un momento di grande capacità interpretativa nel Te Deum di Tosca.
E ciò, grazie anche alla potenza vocale di Mario Patella, che ha saputo caratterizzare un personaggio certamente non amato, ma di rilievo quale Scarpia.
Questo giovane, cresciuto musicalmente, ha maturato una vocalità di notevole colore e spessore, non disgiunta da una vis interpretativa singolare che lo porta a vivere il personaggio.
Scarpia infatti ieri sera ha preso vita con tutte le sue contraddizioni, i suoi limiti e l’accompagnamento del coro nell’invocazione a quel Dio spesso dimenticato è stata un’esplosione di musica, ma anche di emozioni.
Emozioni che non sono mancate neppure nel brindisi finale della Traviata, dove un tenore noto alle platee internazionali, quale Domenico Stasi, ha levato il calice con la sua Violetta, resa straordinariamente dal soprano esordiente Angela Cesare.
Tra tango e musiche da film
Se la grande musica dell’Opera lirica ha emozionato il pubblico, il pianoforte di Paolo Cuccaro lo ha travolto, sconvolto con la dolcezza e la passionalità del tango. Ed è stata magia, è stata pura vita, Passione.
Una passione che si è consolidata poi nell’interpretazione di una fantasia di temi di musiche da film nella trascrizione per pianoforte di Michele Marvulli.
Insomma, ancora una volta, Paolo Cuccaro ha dato vita, carattere, forma alla musica, e la melodia ha proiettato echi e suggestioni del passato nel presente. Suggestioni, emozioni, talvolta, volutamente sopite, ma mai dimenticate e sempre pronte a riemergere in noi
Che dire, di fronte a simili artisti si rimane estatici, coinvolti emotivamente e le sensazioni permangono, dando colore a una quotidianità spesso non facile.