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Messa in sicurezza “Silos” e accoglienza richiedenti asilo

TRIESTE – Alle 7:30 di questa mattina, coordinate da questa Prefettura, hanno preso avvio le attività di liberazione del “Silos”, che sono state condotte in area di pertinenza di RFI e attigua all’immobile, in esecuzione di una ordinanza contingibile e urgente adottata dal Sindaco di Trieste, con le Forze di polizia che hanno assicurato la necessaria cornice di sicurezza sotto il coordinamento tecnico operativo della Questura. Sul posto ha operato personale di:

  • Prefettura per assicurare l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo;
  • Ufficio immigrazione della Questura per l’esame delle posizioni di soggiorno;
  • UNHCR, deputato a fornire alle persone ivi presenti un’adeguata e piena informativa legale sulle operazioni in corso e sulla possibilità, per i richiedenti asilo, di ricevere ospitalità nei CAS;
  • Azienda Sanitaria (Asugi), per le visite medica e la rilevazione di eventuali problematiche o vulnerabilità sanitarie, coadiuvata da un mezzo del Soccorso Sanitario Urgente per eventuali necessità di immediata assistenza;
  • Vigili del Fuoco per garantire tempestivi interventi in caso di necessità;
  • Polizia locale impegnata nella gestione della viabilità.

Sul posto sono state installate tensostrutture, fornite dalla Protezione civile regionale, per proteggere operatori e richiedenti asilo nel corso delle operazioni.

L’operazione di liberazione dell’immobile, conclusasi senza criticità, si è resa necessaria – come già evidenziato anche nel corso di numerosi incontri che il Prefetto ha avuto con i rappresentanti della società civile e del mondo dell’associazionismo impegnato a Trieste nella tutela dei migranti – per mettere in sicurezza l’immobile fatiscente e in precarie condizioni igienico sanitarie salvaguardando al contempo l’incolumità di tutte le persone che vi trovavano dimora.

Nella struttura erano presenti complessivamente 165 persone di cui 144 migranti in possesso dei requisiti per accedere all’accoglienza e 21 che hanno manifestato comunque l’intento di richiedere la protezione internazionale. Tutti sono stati accompagnati sui pullman predisposti dalla Prefettura per il raggiungimento delle sedi di destinazione.

In contemporanea alle attività di liberazione del Silos la Coop. Alleanza 3.0., proprietaria dell’immobile, ha dato avvio alle operazioni di pulizia e successiva definitiva chiusura dello stesso, attività che proseguiranno anche nei giorni a venire. La stessa società assicurerà una vigilanza del sito durante lo svolgimento dei lavori a mezzo di guardie giurate. Il perimetro sarà, comunque, oggetto di attenzione specifica anche ad opera della Polizia Locale e delle Forze di Polizia nell’ambito del controllo coordinato del territorio, al fine di prevenire nuovi accessi nel sito dopo la definitiva bonifica e chiusura.

Nelle operazioni odierne sono stati coinvolti

170 operatori delle Forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale)

4 operatori della Prefettura 7 operatori UNHCR

6 sanitari e 2 operatori ASUGI

14 Vigili del fuoco

5 volontari e 2 funzionari di Protezione civile

IL CAPO DI GABINETTO

(Musolino)

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