La visita ad Altamura di Dino Bevilacqua (71 anni), residente ad Aberdeen (nord della Scozia) insieme alla sua nuova splendida compagna di vita originaria di Cuba, Liancy De Los Santos Wade, è un stato un momento di grande gioia e commozione. Non lo vedevo da molti anni dopo la scomparsa della prima moglie scozzese, Carolyn Daniel Shand.
Mio rappresentante nel Regno Unito (Scozia, Inghilterra, Irlanda) per conto di fabbricanti di salotti del territorio per circa 20 anni (1990-2010), si è dimostrato sempre un grande professionista, leale, corretto e affidabile.
Il nostro rapporto di lavoro andava oltre coltivando una sincera amicizia; la moglie Carolyn, che ricordo con affetto, è stata una eccellente collaboratrice. Madre di due figli avuti con Dino, oggi adulti e inseriti nel mondo del lavoro, ha lasciato un bellissimo ricordo di sé; il primo Christian, di 43 anni, oggi regista vincitore della “Palma d’Oro”, sposato e padre di due figli (di cui uno di 21 anni sposato con una giapponese); mentre l’altro, Marco di 40 anni è un artista pubblicitario che collabora con una multinazionale americana.
Dino, da giovane è stato sottufficiale a Viterbo, reclutato poi nel Reparto BSP/Battaglione Sabotatori Paracadutisti con sede a Livorno e brevetto ottenuto a Pisa; lasciato l’Esercito viene ingaggiato come sommozzatore da una nota compagnia offshore operante nei Paesi del Golfo Persico e in Malesia, dove la stessa società dopo qualche tempo lo trasferisce in Scozia (1976).
Qui conosce la giovane e bella Carolyn con cui costruisce una solida famiglia e accolto nella sua comunità con grande stima e rispetto.
Il massacrante e usurante lavoro di sommozzatore lo costringono a cambiare attività; non gli mancano grinta e determinazione. Padroneggia molto bene l’inglese, la lingua con cui deve confrontarsi sul mercato nel scampo dell’arredamento.
E’ in questo settore che ha operato per decenni fino al recente pensionamento creandosi un consistente portafoglio clienti in tutto il Regno Unito, grazie anche alla collaborazione di John Fraser, purtroppo scomparso diversi anni fa, amico per la pelle, con cui ha condiviso l’attività.
Nel tempo si è calato perfettamente nella cultura scozzese; oggi indossa con orgoglio il tradizionale “kilt”, costume con gonnellino e fa parte integrante della comunità di Aberdeen.
La contea di Aberdeen, situata sulla costa nord-orientale della Scozia, dista dalle isole Orcadi qualche centinaio di miglia, dove durante la 2. Guerra mondiale un migliaio di soldati italiani catturati sul fronte nord africano (Libia-Egitto) furono trasferiti a Lamb Holm (Isola Mainland), nel campo 60, per costruire una barriera con grossi blocchi di pietra contro le scorrerie degli “U-boat” tedeschi.
Durante la loro permanenza, dal 1942 al 1945, si dedicarono alla costruzione della “Italian Chapel”/Cappella italiana, ancora oggi in piedi e frequentata da turisti. Il prigioniero che si distinse nel lavoro di edificazione e abbellimento della cappella fu Domenicco Chiocchietti di Moena, provincia di Belluno, il quale realizzò delle opere d’arte (un ciclo pittorico ed altri manufatti sacri).
La visita ad Altamura, per la sua giovane moglie cubana, è stato come immergersi nell’atmosfera del suo paese d’origine; il caldo di questi giorni, il sole accecante, il cielo azzurro, il calore umano e tanta gioia di stare insieme sono stati un benefico toccasana rispetto al clima freddo della Scozia.
Un giro per il centro storico di Altamura le hanno aperto i polmoni all’ombra degli alti palazzi dove la frescura è stata rigeneratrice di energie.
Non poteva non mancare un salto verso la cattedrale, dove ammirare la maestosa fabbrica dall’esterno, davanti al portale e ai leoni con foto ricordo; e poi una visita all’interno dove Dino e Liancy sono rimasti folgorati dalla maestosità delle navate, delle colonne, e soprattutto dal soffitto color oro dove gli stemmi con i loro smalti araldici danno il senso della grandezza dell’opera a glorificare Dio.
Ripresisi dal breve stordimento, Liancy non si à lasciata sfuggire il momento. Azionato immediatamente lo smartphone ha immortalato il suggestivo soffitto in una sequenza filmica che si è tradotto in una immagine tridimensionale di grande effetto scenico.
La trattoria “Pein Assutt”, con la sua cucina tradizionale e la calorosa accoglienza dei fratelli Tommaso e Antonio Dambrosio insieme al suo staff, tutto declinato al femminile, hanno reso entusiasmante il convivio.
Il giorno dopo, venerd 20 giugno 2024, visita ricambiata a Banzi, un paesino di un migliaio di abitanti;compagno di viaggio il mio amico Francesco Tamborra, presidente del Gruppo Normanno-Saraceno.
Siamo stati accolti dal fratello di Dino, Antonio che vive con la sua famiglia in Germania, naturalizzato tedesco per il suo matrimonio con una donna di Iserlohn, Bassa Renania; presenti il sindaco dott. Pasquale Caffio, i loro amici, tra cui Donato Buono, il parroco della chiesa madre don Vincenzo ed altri amici con l’intento di realizzare un servizio giornalistico speciale. Banzi è un piccolo scrigno storico.