La Liguria è patria di questo autore che tutti ricordano per il romanzo ‘Cuore’ che è stato per molti anni libro di testo delle elementari del dopoguerra
Nasce nel 1846 e muore nel 1908. Data l’età non è difficile immaginare la sua adesione, negli anni di formazione dell’Unità d’Italia a quello spirito patriottico che caratterizza gli scrittori italiani di questo periodo.
Ne abbiamo parlato un paio di domeniche fa del “caso” che sta dentro il film tv «l’ultimo Papa Re», ovvero «I segreti del processo Monti e Tognetti».
Il nostro autore passa da soldato a giornalista seguendo la guerra, che lo porta a diventarne inviato, fino a dirigere un giornale militare.
Passione che gli rimase anche quando appena 22enne, dal giornale la Nazione continua ed essere inviato militare, in Italia e all’estero, assistendo, tra l’altro, alla storica presa di Roma del 1870.
Il libro Cuore, un cult della pedagogia di ogni tempo, molti lo definiscono quale romanzo massone per la mancanza di contenuti religiosi sostituito da un forte e laicistico senso dello Stato.
Ma è anche lo stile degli spiriti patriottici
Verso la fine del secolo, De Amicis aderisce al partito socialista, contribuendo alla creazione, insieme a Filippo Turati di quella stagione culturale che ventanni dopo produsse in Italia e Europa il biennio rosso, che precedette la fine della democrazia in italia e Germania.
Del nostro autore la biografia porta vicende personali che trascuriamo, mentre ci interessa l’uomo pubblico, quale nel 1903, la sua elezione a socio dell’Accademia della Crusca, e quando Il Ministro Vittorio Emanuele Orlando lo chiamò (insieme a Fogazzaro) a far parte del Consiglio Superiore dell’Istruzione.
Del libro di oggi, che come al solito vi invito a scaricare e leggere, si può parlare come l’opera saggistica di un viaggiatore.
Non dimentichiamo che abbiamo a che fare con un inviato, un giornalista.
Ricordi di Parigi fu frutto di due diversi soggiorni, effettuati nel 1873 e 1878, in seguito ai quali il libro uscì per l’editore Treves dapprima nel 1875 e successivamente, accresciuto, nel 1879.
Diviso in cinque capitoli, presenta tra l’altro il reportage fatto da De Amicis su l’Esposizione Universale del 1878, nonché gli incontri avuti con Victor Hugo e Émile Zola.
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