Risultato a sorpresa al ballottaggio per le elezioni in Francia. Vince la sinistra, il centro al secondo posto, l’estrema destra solo al terzo.
Ennesima delusione per Marie Le Pen! Il suo partito, Rassemblement National (RN), al secondo turno delle elezioni francesi 2024, si attesta solo al terzo posto, con 134-150 seggi. Ancora una volta la Francia dice no alla sua linea politica, mascherata di moderazione al primo turno.
Trionfa invece l’estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon, che ottiene 172- 180 deputati. Insufficienti per governare, ma che sono un segnale tangibile dell’ascesa di un partito che promette un radicale cambiamento alla Nazione. Mentre, inaspettatamente, l’area macroniana di centro, l‘Ensamble, si attesta al secondo posto.
Un risultato ragguardevole per Emmanuel Macron! Una risposta a chi lo dava per finito.
L’esultanza dei francesi
Scene di grande esultanza hanno salutato un po’ in tutta la Francia l’esito di questo ballottaggio che ha visto una notevole affluenza alle urne, nettamente superiore a quella del primo turno.
A una prima lettura é sembrato quasi di assistere a una vera e propria mobilitazione del popolo francese per scongiurare il pericolo di una vittoria, annunciata dall’esito del primo turno, dell’estrema destra.
E se La Le Pen e i suoi fedelissimi seguaci erano pronti a brindare, hanno dovuto riporre i calici, riflettendo sugli errori commessi da alcuni candidati nel corso della propaganda elettorale per il secondo turno.
Il nazionalismo dell’estrema destra che si é espresso in un dichiarato rifiuto verso tutto ciò che é ‘altro‘ ( immigrati, stranieri, binazionali) é stato decisamente fallimentare. E ancor di più lo é stato il rapporto compiacente con Putin della Le Pen.
La sinistra, per una volta unita, ha vinto e l’Europa tira un sospiro di sollievo.
Che succederà?
Dopo la sorpresa per questo risultato inatteso e le amare considerazioni della Le Pen, resta ora da vedere quale sarà la prossima mossa di Macron.
Nessuno dei partiti infatti ha ottenuto la maggioranza assoluta di 289 seggi, necessaria per governare il Paese, e il Presidente ha sempre dichiarato che non avrebbe mai governato con l’estrema sinistra. Ma, alla luce dei fatti, si delinea l’ipotesi di un governo tecnico che minerebbe l’immagine e l’influenza della Francia in Europa, facendola apparire come una Nazione estremamente instabile, dal punto di vista governativo.
Per oggi, intanto, sono attese le dimissioni dell’attuale premier Gabriel Attal e resta da vedere in che modo sarà possibile governare un Paese in cui nessun partito ha ottenuto la maggioranza assoluta.
Occhi puntati, dunque, ancora sulla Francia e sulle decisioni di Macron.
Chi sarà il nuovo premier? Quali saranno le rivendicazioni di Mélenchon? La partita é ancora aperta.
Intanto sono tante le ipotesi degli analisti internazionali, che evidenziano l’ingovernabilità del Paese, ma nel gioco della politica tutto é possibile.
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