Le reazioni del Sindaco Poli Bortone e di tutto il centrodestra alle diverse dichiarazioni provenienti dalle opposizioni sul mancato rispetto delle promesse elettorali si rivelano alquanto scomposte.
Il Sindaco nelle sue dichiarazioni non fa altro che confermare quanto rilevato riguardo al mancato rispetto delle promesse fatte in campagna elettorale. Durante la campagna, l’allora candidata aveva promesso di affrontare diverse tematiche con la creazione di specifici assessorati: Assessorato alla Cura, alle Marine, all’Università. Scopriamo ora dalle sue stesse parole che questi diventeranno semplici deleghe trasversali attribuite a lei e ad altri assessori. Queste deleghe trasversali sono sempre esistite, poiché il decoro urbano, il patrimonio, l’ambiente e il welfare sono competenze tradizionalmente distribuite tra diversi assessorati. Registriamo un altro elemento importante. Il Sindaco non ha fatto nessun cenno al futuro ruolo dell’On. Lisi. Non entrando nel merito delle scelte politiche dietro alla mancata assegnazione di una delega ad una personalità politica così importante e competente, è naturale chiedersi come sarà coinvolto l’Onorevole, considerando che l’aver fatto da Assessore a Galatina fino ad aprile 2024, lo rende incompatibile a qualsiasi incarico fiduciario assegnato ai sensi del TUEL.
Sarebbe meglio che Il Sindaco Poli Bortone abbandonasse i toni da campagna elettorale, evitando di evocare disastri non meglio identificati, e iniziasse a prendersi la responsabilità di quanto afferma. Il ruolo e il compito delle opposizioni non li decide lei, né i suoi pasdaran sui social. La democrazia si basa sulla libertà di esprimere opinioni diverse e di essere in opposizione alle forze al governo. La minoranza non è solo un gruppo emerso dalle elezioni, ma un pilastro essenziale per una democrazia sana. Anche le critiche che lei considera “lana caprina” sono importanti, perché le promesse elettorali devono diventare realtà; è inaccettabile inquinare il dibattito politico con false promesse.
Analizzare pubblicamente e mettere in discussione le decisioni della Giunta, inoltre, sono un diritto fondamentale che garantisce trasparenza e responsabilità. Invitare la minoranza a non esprimere le proprie preoccupazioni appare come un tentativo di soffocare il dibattito democratico, vitale per evitare che le voci di tutti i cittadini siano ascoltate.