Principale Attualità & Cronaca Venezia e Roma, primato per furti di denaro e clone di passaporti

Venezia e Roma, primato per furti di denaro e clone di passaporti

La Questura di Venezia ha lanciato una campagna volta a sensibilizzare tutti i nuovi arrivati in città della presenza, sempre più insistente, di borseggiatori e truffatori concentrati nel centro storico. Il progetto ha visto l’allestimento di uno stand, all’altezza del Ponte di Rialto, che ha poi distribuito piccole brochure in lingua inglese con sopra scritti indirizzi e numeri utili. E’ stato inoltre stampato un codice QR per accedere ad un video in cui viene spiegato come comportarsi in caso di truffa nel gioco delle “tre scatolette”.

Il meccanismo, consiste infatti nel chiedere allo “spettatore” di puntare 50 euro per indovinare dentro quale delle tre biglie si trovi una piccola moneta. Migliaia di turisti, attratti da un gioco alla vista “originale”, decidono di partecipare, finendo alla fine per perdere centinaia di euro.

I truffatori infatti, approfittando di elementi a loro favore, come la calca per le strade, mescolano le biglie a loro piacimento ingannando così il puntatore. L’ultimo caso ha visto l’arresto di tre fratelli di origine romena, dai 19 ai 30 anni che la scorsa settimana hanno tentato di derubare un gruppo di turisti all’altezza del Ponte dell’Accademia e del Ponte degli Scalzi. Stessa dinamica la si riscontra nel furto di borse e valigie, a cui prendono parte centinaia di piccoli gruppi di stranieri, tra cui soprattutto rumeni.

Tra gli ultimi casi si riscontra una coppia di ragazze, entrambe con precedenti, portate in questura dopo essersi mosse tra la folla di turisti con fare sospetto. A molti di questi borseggiatori, viene infatti assegnato il cosiddetto “foglio di via obbligatorio”, che li costringe a lasciare la città per un arco di tempo da 1 a 3 anni. Solo nel mese di giugno sono stati erogati 26 fogli. Tuttavia, tali obblighi non vengono sempre rispettati dalle bande dei criminali, le quali continuano imperterrite a rubare oggetti di vario tipo, tra cui borse, orologi e gioielli, giungendo ad essere arrestate con un reclutamento fino a 10 anni.

Una relazione affine si ritrova anche nella metro della Capitale, in cui bande di stranieri di nazionalità sud americana e rumena prendono di mira cittadini e turisti di tutto il mondo, rubando loro soldi e documenti. Un ultimo caso, verificatosi giorno 13 luglio all’altezza della metro Barberini, ha visto finire in manette un 40enne colombiano, un peruviano di 24 anni e uno di 25, un cubano di 23 e un egiziano di 19. Tra i minori denunciati ci sono un albanese di 17 anni e due egiziani di 16. Secondo la ricostruzione dei fatti, un piccolo gruppo di borseggiatori avrebbe tentato di derubare un turista straniero, il quale ribellandosi, è arrivato a schiaffeggiare uno dei delinquenti.

Tuttavia, il ladro, chiedendo rinforzi ad altri complici, avrebbe inseguito la vittima spruzzandogli  in faccia lo spray al peperoncino. Subito dopo, è entrata in gioco un’altra banda di malviventi, tutti sud americani, i quali hanno iniziato una mega rissa con i borseggiatori “rivali”. L’evento, ha visto l’intervento delle forze dell’ordine e l’abbandono immediato del treno di centinaia di cittadini. Per placare la situazione, la metro A è stata chiusa per 40 minuti. Tuttavia, ad interessare di più i criminali non sembrano essere solo cospicue somme di denaro, ma anche il traffico di documenti rubati o clonati, spesso gestito da una banda che ne falsifica foto, timbri e firma.

Secondo l’Interpol, solo tre paesi al mondo, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna ed Emirati Arabi verificano che i passaporti presentati al check-in e prima dell’imbarco non compaiano nel database «Documenti di viaggio rubati o smarriti». Tra i passaporti maggiormente rubati ai turisti, ci sarebbero quelli che consentono di viaggiare per un elevato numero di Paesi, tra cui il passaporto della Gran Bretagna, Italia, Finlandia, Danimarca, Germania e Lussemburgo. Tuttavia, nonostante l’abilità nel creare un nuovo passaporto all’apparenza in regola, l’aeroporto di Fiumicino, considerato tra i più affidabili a livello europeo, ha migliorato negli ultimi anni un sistema di sicurezza che identifica nell’immediato documenti fraudolenti sospetti, bloccando all’istante il passaggio del viaggiatore.

Viviana Maya Bellavista

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