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Nino Buonocore in quartetto con il suo tour “In jazz”. Domani sera all’Arena Villa Peripato

Ultimo dei tre appuntamenti della rassegna musicale giunta alla quinta edizione

La quinta edizione del TARANTO JAZZ FESTIVA 2024 si chiude con uno dei più raffinati e sensibili cantautori italiani: NINO BUONOCORE. 

Domani sera, sabato 20 Luglio, all’Arena Villa Peripato, il concerto di un artista che ha scritto pagine importanti della musica leggera italiana dagli anni ’80 in poi, che rivisita il suo repertorio in chiave jazz con una band d’eccezione: oltre a Buonocore alla chitarra e vocePino Tafuto al pianoforte, Antonio de Luise al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

Uno stile davvero unico che condensa tutto il suo bagaglio di esperienze maturate con grandi musicisti provenienti da ogni genere musicale, che porta il meglio della sua musica, riletta in chiave jazzistica.

Un progetto nato e registrato, il 27 Febbraio 2020 a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica, per il primo “disco live” in 40 anni di carriera.

Il jazz in qualche modo ha sempre caratterizzato un po’ le sue composizioni fin dall’incontro con Chet Baker, icona jazzistica di fama mondiale chiamata a collaborare nella realizzazione di “Una città tra le mani”, album del 1988.

Autore, produttore e arrangiatore, Nino Buonocore ha contribuito, tra le altre cose, alla realizzazione del primo album degli Avion Travel. Rimane fondamentale per la sua ricerca, la collaborazione con musicisti dell’area Steelydaniana, quali Bernard Pretty Purdie, Anthony Jackson, Chuck Rainey ed altri come Tony Levin, Paulinho Da Costa e Gregg Bissonette.

Da queste session in studio nasceranno “Sabato, domenica e lunedì” del 1990 e “La naturale incertezza del vivere” del 1992. Realizzerà in seguito “Libero passeggero” nel 2004 e “Segnali di umana presenza” nel 2013. Brani di repertorio quali “Scrivimi”, “Rosanna” (Sanremo 1987) e “Abitudini” solo per citarne alcuni, ormai divenuti classici della musica italiana, vengono riarrangiati e impreziositi dalle improvvisazioni solistiche e dalle divagazioni più libere del jazz.

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