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JD Vance nominato da Donald Trump come possibile vicepresidente: un viaggio di trasformazione politica

di Annamaria Gargano

JD Vance, noto autore ed ex investitore, è stato scelto da Donald Trump come suo possibile vicepresidente, segnando un importante passo nella sua carriera politica. Un tempo critico accanito nei confronti dell’ex presidente, Vance è ora uno dei più ferventi sostenitori del movimento “Make America Great Again”.

Nato a Middletown, in Ohio, nel cuore del Midwest americano, Vance ha iniziato il suo percorso servendo nella Marina degli Stati Uniti, partecipando alla guerra in Iraq. Dopo il servizio militare, ha perseguito gli studi accademici, laureandosi prima all’Università dell’Ohio e poi a Yale.

La carriera di Vance ha visto una transizione significativa quando è entrato nel mondo degli investimenti nella Silicon Valley. Sebbene la sua permanenza nel settore sia stata breve, qui ha incontrato Peter Thiel, miliardario tech di grande influenza con posizioni politiche conservatrici, che sarebbe poi diventato uno dei suoi principali sostenitori.

Dopo l’esperienza californiana, Vance è tornato in Ohio, dove ha fondato una no-profit dedicata alla cura delle dipendenze da oppiacei, un problema che affligge milioni di americani. Tuttavia, l’organizzazione ha dovuto chiudere a causa del fallimento.

Successivamente, Vance ha intrapreso la carriera di scrittore, pubblicando “Elegia Americana” nel 2016. Il libro, che racconta la sua infanzia nella cosiddetta America profonda, ha riscosso un enorme successo. Considerato una fotografia degli elettori di Trump, il libro è diventato un best-seller, evidenziando le difficoltà e il degrado delle zone rurali del paese, trascurate dai media e dalla politica.

Inizialmente, Vance era un critico severo di Trump, definendolo un “disastro morale” e paragonandolo a “un Hitler americano”. Tuttavia, durante la presidenza Trump, Vance ha cambiato idea, adottando posizioni sempre più estreme. Si è dichiarato contrario all’aborto, ha sostenuto la teoria suprematista della sostituzione etnica e ha appoggiato le rivendicazioni di Trump riguardo le elezioni del 2020.

Il cambiamento di posizione di Vance non è un caso isolato; molti repubblicani hanno modificato le loro opinioni su Trump, spinti da convinzione o convenienza. Nel caso di Vance, questo cambiamento ha portato a risultati concreti: nel 2022 è stato eletto senatore dell’Ohio, sostenuto dai milioni di dollari donati da Peter Thiel per la sua campagna.

Oggi, JD Vance è diventato una figura emergente nel panorama politico, simile a Trump per retorica e ideologia, tanto da ottenere la nomina a vicepresidente. Questa nomina potrebbe essere solo l’inizio di un percorso che potrebbe portarlo un giorno a candidarsi per la Casa Bianca.

foto Tempi.it

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