Un caso di malagiustizia al centro della prima opera letteraria del noto legale. L’evento, organizzato dall’agenzia Primus One di Kristel D’Ursi, si terrà al “Nautilus” di Taranto
E’ tutto pronto per la presentazione di “Nel nome di mio figlio”, primo romanzo dell’avvocato Nicola Sarcinella.
L’evento, organizzato dall’agenzia Primus One di Kristel D’Ursi, si terrà mercoledì 31 luglio a partire dalle ore 19:30 presso la terrazza del ristorante “Nautilus”, in viale Virgilio, 2 a Taranto. Introduce e modera la serata Matteo Schinaia, dialoga con l’autore Tiziana Magrì.
La malagiustizia in Italia è un problema diffuso e riguarda non solo la corruzione e l’inefficienza del sistema giudiziario, ma anche il trattamento riservato agli ex detenuti una volta usciti dal carcere. Lo descrive abilmente in questo testo Nicola Sarcinella, avvocato cassazionista specializzato in diritto penale della famiglia, che improvvisamente viene catapultato in una realtà terribile. Accusato di frode fiscale da prove fondate sul nulla, l’avvocato si trova a lottare e a difendere la sua innocenza combattendo un sistema giudiziario obsoleto e carente sotto molti punti di vista. Inoltre, la realtà carceraria in cui viene gettato lo proietta in una consapevolezza e in una dimensione che fino a poco prima guardava dall’altra parte della barricata. Il sovraffollamento della struttura, le condizioni igienico-sanitarie precarie e spesso inadeguate, gli abusi fisici e psicologici, la carenza di privacy e la convivenza in spazi stretti e angusti rappresentano una realtà paragonabile a un girone dantesco.
Ma la recente paternità e la ritrovata fede in Dio saranno fondamentali per combattere quella stigmatizzazione sociale apportata dal pregiudizio, che ostacola fortemente il reinserimento nella società e il pieno esercizio dei suoi diritti.
A distanza di anni, ormai completamente scagionato, l’avvocato ne subisce ancora le gravi conseguenze.
“La malagiustizia ad oggi è una piaga sociale – commenta l’organizzatrice Kristel D’Ursi – esattamente come la malavita, infatti ciò che precede entrambe le parole è proprio il prefisso ‘mala’. La malagiustizia e la malavita sono in grado di uccidere l’individuo che colpiscono, solo che la prima è una condotta illecita e quindi perseguibile e punibile per legge, la malagiustizia invece è solo un errore per il quale al giorno d’oggi nessuno paga. Qualora poi dovesse esserci un risarcimento a questa piaga, mi sento di dire che non c’è somma che possa ripagare tale errore, non esiste denaro che possa giustificare gli effetti devastanti che la malagiustizia ha sulla vita dell’individuo e di chi lo circonda. La perdita della reputazione, la perdita economica che ne consegue, l’emarginazione sociale da parte dei giustizialisti e perbenisti, scatenano eventi devastanti fino ad arrivare a al suicidio. La malavita è una condotto che sbagliando si sceglie, la malagiustizia no, purtroppo tutti possono esserne colpiti, anche chi oggi giudica dalle proprie poltrone pensando che queste cose avvengano solo agli altri”.
“Il caso dell’apprezzato avvocato Sarcinella – sottolinea ancora – non è il primo che la Primus One Agency sta mettendo in luce, ma certamente non sarà l’ultimo. Ci saranno fatti nomi e prove di cui si parlerà il 31 luglio alla presentazione del libro “Nel nome di mio figlio” sperando quanto più possibile di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito. Vi aspettiamo in presenza e, per chi non potrà, in diretta web il prossimo 31 luglio per assistere al nostro evento e dibattito e nel frattempo vi invito a riflettere e a ricercare la verità nelle notizie che ascoltate senza cadere nel male peggiore, il pregiudizio. Ricordando che questa piaga può colpire ognuno di noi”.
“Nel nome di mio figlio”, edito dal gruppo Albatros, sarà acquistabile nel corso della serata nell corso del firmacopia finale, ed è disponibile online su Amazon, Feltrinelli, IBS e le più importanti piattaforme online.