Principale Arte, Cultura & Società Caprarica incanta Fragagnano con la ‘sua’ Inghilterra

Caprarica incanta Fragagnano con la ‘sua’ Inghilterra

In una fresca serata, regalataci da questo Comune dell’alto Salento a 140 mt sul mare, ieri sera ci sentivamo tutti inglesi

Quasi una sorta di erasi linguistica che ci riconcilia col mondo stralciandoci da quel francese scolastico quasi imposto a noi ragazzi del sud dai Borboni.

Antonio Caprarica ha colloquiato con Tiziana Grassi che è riuscita con poche domande a scatenare la verve del giornalista inviato ed esperto di Inghilterra.

Gli ho chiesto se ha qualche ricordo dell’eccentrico Sandro Paternostro. Avendo Caprarica un’età vicina alla nostra ricorderà negli anni ’80 quando noi sognavamo in inglese il suo “qui Londra vi parla Sandro Paternostro” come, più di un decennio prima da New York ascoltava “Qui vi parla Ruggero Orlando”. Forse un retaggio, almeno per il secondo, della radio.

Proprio avendo un’età vicina alla nostra Caprarica dice di non averlo incontrato, ma ha partecipato al suo funerale nel 2000.

Poi si è aperto al ricordo di ragazzo quando a 14 da Lecce chiese di perfezionare il suo inglese andando nella grande isola dei sogni. La cosa che a un adolescente del sud Italia del 1965, con il testosterone a 10, apparve subito straordinaria fu la grande libertà sessuale. Nel 1963 Mary Quant aveva già inventato la minigonna proprio mentre il popolo italiano si allupava andando dietro alle gambe delle gemelle Kessler rigidamente paludate in calze nere affatto trasparenti.

Il grande sentimento del popolo inglese è legato a quel cerchio astratto in cui ciascuno è libero di fare senza invadere il cerchio dell’altro. Un principio della filosofia del diritto.  Noi l’abbiamo teorizzato, gli inglesi lo praticano.

Ma è davvero finita l’Inghilterra? Una domanda perifrasi che nasce dal titolo del libro di Caprarica “ La fine dell’Inghilterra”.

Intanto uno sguardo al Commonwealth del 1926, non ci sono più i 700 milioni di sudditi dell’impero britannico, ora sono una sorta di evoluzione moderna, su base volontaria.

Una Gran Britannia più immaginata che reale.

Siamo lontani dalla Cool Britannia e i ruggenti anni del secolo scorso, non c’è stato il boom economico, l’Inghilterra non l’ha vissuto, ma la stella di Londra era un fascio di luce sul mondo, quelle 19 etnie presenti dicono anche oggi molto ai sovranisti della domenica e la loro fobia dei migranti.

La brexit non è servita a chiudere i confini, anzi.

Riecheggia nelle parole di Caprarica quella rivoluzione inglese in tutti i campi dalla moda allo sport e alla cultura, al cinema un centro nevralgico di tendenze all’avanguardia in tutti i campi, anche in quello politico, con l’elezione del giovane primo ministro, Tony Blair.

Forse l’arrivo del thatcherismo prima e di  Boris Jonsson poi ha determinato una perdita di smalto, la luce è diventata più fioca. Gli ultimi 14 anni in cui è successo di tutto, anche la morte di Elisabetta.

La fine dell’Inghilterra? Si, dice il narratore e testimone privilegiato che per anni ha «spiegato» la società britannica agli italiani, anche la malattia dei reali, il caso stupido di Harry, la crisi politica e le nuove elezioni con la stravincila dei laburisti. Quella Inghilterra non c’è più. Ma le nuove elezioni sono una novità.

In un paese dove ai primi del secolo scorso governavano i nobili, ora il premier eletto viene da una famiglia umile dove il padre era muratore, la vicepremier una ragazza madre cacciata da casa…

Davvero è difficile andare dietro ad uno tsunami di parole nella presentazione di ieri nello spazio attiguo al Comune di Fragagnano.

Plauso agli organizzatori, al Comune, alla assessora alla Cultura Lucia Traetta, alla presidente della proloco Nunzia Digiacomo per questo regalo.

L’ultima domanda di Tiziana Grassi sul legame che ha Antonio Caprarica con la sua sperienza londinese ripropone il senso di una archeologia dell’esistenza dove osserviamo un giornalista innamorato del suo lavoro e della sua Inghilterra. Davvero ha ragione lui a dire che un giorno si dirà Paternostro e Caprarica, Sessanti di narrazione dal paese delle meraviglie, Un faro forse un po’ spento, ma sarà stata quella leggera tramontana di ieri sera a Fragagnano, ci affascina ancora. E oggi siamo un po’ inglesi. You ready?

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.