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Edmondo De Amicis – Costantinopoli

Il libro di oggi risponde all’esigenza di viaggiare. Tipico vezzo vacanziero dell’estate

Visto che secondo le agenzie sono partiti 17 milioni di vacanzieri di agosto, noi, con la soffitta di libri si va a Oriente. Proprio nella Turchia di Erdogan che oggi ha bloccato l’accesso a Instagram senza dare spiegazioni, dopo la morte del leader di Hamas.

Proprio oggi che il Medio Oriente è in una crisi da paura. Chissà cosa direbbe oggi il nostro autore.

Quale triste resoconto farebbe.

Edmondo de Amicis si trova a Istanbul nel 1874 come corrispondente. E’ un breve soggiorno che ispira lo scrittore.

Costantinopoli o la Città d’Oro è uno dei nomi dell’odierna città di Istanbul, sulle rive del Bosforo.

Scrive l’autore: “L’emozione che provai entrando in Costantinopoli mi fece quasi dimenticare tutto quello che vidi in dieci giorni di navigazione dallo stretto di Messina all’imboccatura del Bosforo.

Il mar Jonio azzurro e immobile come un lago, i monti lontani della Morea tinti di rosa dai primi raggi del sole, l’Arcipelago dorato dal tramonto, le rovine d’Atene, il golfo di Salonico, Lemno, Tenedo, i Dardanelli, e molti personaggi e casi che mi divertirono durante il viaggio, si sbiadirono per modo nella mente, dopo visto il Corno d’oro, che se ora li volessi descrivere, dovrei lavorare più d’immaginazione che di memoria.

Perché la prima pagina del mio libro m’esca viva e calda dall’anima, debbo cominciare dall’ultima notte del viaggio, in mezzo al mare di Marmara, nel punto che il capitano del bastimento s’avvicinò a me e al mio amico Yunk, e mettendoci le mani sulle spalle, disse col suo schietto accento palermitano: – Signori! Domattina all’alba vedremo i primi minareti di Stambul”.

De Amicis, era in compagnia dell’amico pittore Enrico Yunck, che avrebbe dovuto trarre degli schizzi per la progettata edizione illustrata (poi realizzata, a causa della sua morte prematura, nel 1882 da Cesare Biseo), esplora la capitale ottomana sulla scia della letteratura precedente e soprattutto del capolavoro di Théophile Gautier, “Constantinople”(1852).

 

Il libro da leggere qui 

 

Cronaca di un viaggio. Dall’autore del libro ” Cuore” una descrizione della culla dell’impero ottomano nella seconda metà del XiX° secolo. Un’ottima penna per un buon periodo da scoprire. Buona lettura.

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