Principale Arte, Cultura & Società E il giorno 8 La Divina si affaccia sulle rive del Tirreno

E il giorno 8 La Divina si affaccia sulle rive del Tirreno

(Illustrazione tratta con elaborazione grafica di un’immagine di Franca De Santis)

Un bellissimo comune diviso in due tra un sopra e un sotto, Acquappesa (CS) con tanto di terme e lunghe spiagge sul mare terso della Calabria e persino un suo faraglione, è questo il piccolo gioiello scelto per ospitare l’evento di domani pomeriggio, giorno 8 agosto alle 19,30 nella centrale piazza Generale Dalla Chiesa, ed inserito nel quadro delle “Celebrazioni Dusiane” a cento anni dalla scomparsa di questa immensa Diva (21 aprile 1924): la presentazione di un poderoso volume collettaneo Eleonora Duse. Come l’onda sulla duna, la Divina che divenne fuoco, per Solfanelli Editore, nella prestigiosa collana Aeternum.

Una copertina frutto del talento di Anna Montella, stiamo parlando di un’opera la cui stesura è stata possibile innanzitutto grazie all’impegno dell’Associazione Culturale “I Borghi della Riviera Dannunziana” – con in prima linea l’editore Marco Solfanelli, la scrittrice e poetessa Patrizia Tocci e la scrittrice Antonella Colonna Vilasi – ma che poi gode, come forse pochissime altre, di così tanti contributi di studiosi, letterati, docenti universitari ed esperti di teatro da fare quasi un torto a loro e ai lettori citandoli tutti per nome.

Insomma un caso quasi unico, pur nella sterminata produzione letteraria non solo italiana, ma necessario per fornire un mosaico il più possibile completo di una personalità, così istrionica e vera allo stesso tempo, come quella di Eleonora Duse. Né poteva essere diversamente trattandosi di un approfondimento su una Donna unica e la cui storia, non solo si intreccia con quella inimitabile sotto tutti gli aspetti del grande “vate” Gabriele D’Annunzio, ma costituisce quasi un completamento di lui e una trasposizione sul piano della realtà, per entrambi, di quel celeberrimo “La sola Arte è fare della propria vita un’opera d’arte” del poeta pescarese. Non a caso, dunque, l’appellativo di “La Divina” coniato per la Duse, anche perché come Donna e attrice a cavallo tra due epoche, ha pure saputo trasformare in un messaggio di italianità financo all’estero il linguaggio universale del suo corpo, fondendo la drammaticità del teatro greco con l’ironia della commedia latina.

Tutte ragioni, queste, per cui non è assolutamente esagerato definire imperdibili tanto la presentazione di cui stiamo parlando, quanto e soprattutto il volume che, a cura e con prefazione di Franca De Santis e con postfazione di Emanuela Merlino, ha potuto godere del coordinamento scientifico di Pierfranco Bruni: un nome di assoluto prestigio accademico anche internazionale per i tanti incarichi ricoperti, o che ricopre, non solo in Italia ma anche fuori dei nostri confini.

Enrico Tedeschi

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