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Enrichetta Carafa Capecelatro – Una famiglia napoletana nell’Ottocento

L’Autrice, Enrichetta Capecelatro (nata nel 1863) è stata una nobildonna che, pur essendo nata a Torino, veniva da Napoli, frequentava salotti culturali dove aveva amici personaggi illustri quali Fogazzaro e Manzoni

Fu un dantista a insegnarle la letteratura. Chissà che non abbia parentela con Mons Giuseppe Capecelatro (Napoli, 25 settembre 1744 – Napoli, 2 novembre 1836) , che è legato alla storia di Taranto in quanto Arcivescovo di questa città, anche se nel racconto c’è un cardinale di Capua, tale Alfonso Capecelatro, suo contemporaneo.

La biografia della nostra autrice dice che si sposò a Napoli con il senatore Riccardo Carafa, conte di Ruvo e duca di Andria. La C. cominciò giovanissima l’attività letteraria, che proseguì per tutta la vita.

Era stata chiamata a 29 anni a far parte della Accademia Pontaniana. 1941.Questo ben depone per lo stile letterario, sicuramente di classe.

Iniziò a scrivere all’età di sedici anni componendo poesie, poi raccolte in più pubblicazioni con il medesimo titolo di Rime.

Scrisse anche romanzi, molti dei quali direttamente in francese. Rovine di stelle fu il romanzo che ebbe il maggior successo al momento della pubblicazione. Tradusse anche autori russi come Tolstoj, Gogol, Dostoevskij, Čechov e Puškin, firmandosi con lo pseudonimo Duchessa d’Andria.

Morì nella città partenopea il 5 marzo 1941

Il racconto breve di oggi è stato pubblicato nel 1929 ed è una autobiografia che rispecchia la società ottocentesca attraverso la vita di una nobildonna, siamo nella fine del regno di Napoli, gli ultimi episodi dinastici seguendo la vita di un nonno capofamiglia.

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