La Confcosumatori di Altamura ha inviato alla nostra Redazione di Altamura un suo comunicato stampa in merito all’incremento della TARI/Tassa sui rifiuti a firma del Presidente Michele Micunco, di cui si riporta integralmente il testo.
La Confconsumatori di Altamura con notevole rammarico ha preso atto dell’adeguamento da parte del Comune di Altamura delle tariffe della Tassa Rifiuti (TARI) con un aumento unicamente a carico delle famiglie del 4,7%, lasciando invariate, invece, quelle delle utenze non domestiche. Una scelta molto discutibile, quella dell’incremento per le utenze domestiche al di là delle giustificazioni formali da parte degli organismi politici e amministrativi, effettuata soprattutto in un momento di sovraccarico economico per le famiglie dovuto ad inflazione ed altri aumenti tributari.
La nostra Associazione ha chiesto negli anni, a più riprese, di essere coinvolta nei processi decisionali per riportare agli organismi politici e alla dirigenza amministrativa la voce dei cittadini, utenti dei servizi, fino all’ultima nota del 1° luglio 2024 – piuttosto dura, ma sempre nell’ottica di una collaborazione fattiva – alla quale, ancora una volta, non è stato dato alcun riscontro. L’amministrazione continua a prendere decisioni in solitudine in numerose materie in totale spregio e coinvolgimento delle associazioni che rappresentano gli interessi diffusi di cittadini e famiglie, giungendo, per altro, ad incomprensibili determinazioni.
Resta comunque da capire il perché di un aumento vessatorio sostanzialmente a carico delle famiglie: nessuna giustificazione formale può avere fondamento se si rifà a presunti obblighi di legge, considerando anche che ci sono stati Comuni della Regione Puglia e della nostra provincia che non hanno effettuato alcuna variazione! Non è, altresì, comprensibile, né tollerabile, che i cittadini altamurani continuino a subire aumenti della TARI quando erano state promesse tante agevolazioni e diminuzioni di tariffe se si fossero raggiunte le percentuali previste nella raccolta differenziata e gli altri obiettivi della legge e del contratto di appalto.
Ebbene, senza tener conto che la stragrande maggioranza di cittadini e famiglie dall’inizio della raccolta differenziata abbia civilmente attuato quanto veniva loro richiesto, gli stessi, rispettosi di leggi e regolamenti, sono stati ricompensati da tariffe in aumento, servizio scarsamente funzionante, incremento della sporcizia e dell’abbandono di rifiuti nelle periferie, senza che mai l’Amministrazione Pubblica attuasse un adeguato intervento.
Nonostante i proclami, nessun dato pubblico e ufficiale viene comunicato circa il recupero dell’evasione col risultato che – sia nel caso di singoli cittadini, sia nei confronti di attività produttive ed esercizi commerciali – non vengono portate a termine le procedure di recupero sino al pignoramento nei confronti dei morosi. E non è noto neanche il numero delle denunce penali per evasione fiscale che sono state trasmesse in riferimento ai casi già accertati di mancato pagamento superiore a 30.000 Euro.
È inoltre necessario informare i cittadini sullo stato della procedura di preparazione della nuova gara di appalto per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani – la scadenza è nel 2025 – che sarebbe auspicabile si svolgesse, evitando una proroga dell’attuale contratto che, così com’è, ha evidenziato diverse lacune e difetti. In questa fase dovrà essere prevista, già nelle fasi partecipative, la presenza dei diretti interessati al servizio e questa volta si pretende il coinvolgimento degli utenti attraverso le Associazioni dei Consumatori, anche nella fase di controllo gestionale, secondo le prerogative della legge 244/2007. In merito a tali questioni la Confconsumatori chiede un rapporto dettagliato, in mancanza del quale si vedrà costretta alle procedure di legge, anche giurisdizionali, per le verifiche necessarie.
Ad ultimo si ritiene che sia giunta l’ora di procedere all’apertura dei Centri di Raccolta (CCR), che continua ad essere rinviata, e di inserire nel regolamento comunale dei rifiuti una sanzione che, nel caso di evasione della TARI, preveda la sospensione dell’attività commerciale o produttiva così come previsto dalle norme di legge e già attuata in numerosi comuni.
Ancora una volta rimaniamo fiduciosi che l’Amministrazione voglia collaborare con le Associazioni di rappresentanza e mediazione tra i cittadini e l’Ente Pubblico, evitando inutili frizioni, o addirittura scontri giudiziari, per l’attuazione dei diritti dei consumatori.
Confconsumatori di Altamura – il Presidente
Michele Micunco