Principale Arte, Cultura & Società Scienza & Tecnologia Intervista al Cav. Enrico Romano, Top Manager: innovazione e creatività

Intervista al Cav. Enrico Romano, Top Manager: innovazione e creatività

In un mondo attraversato da sfide enormi e a gran velocità, è importante affrontare i cambiamenti in atto con un approccio rinnovato. Le nuove tecnologie svolgono un ruolo centrale nel promuovere la trasformazione nei processi aziendali. Ce ne parla il Top Manager, Dottor Enrico Romano, diventato lo scorso anno Cavaliere al Merito della Repubblica per il contributo allo sviluppo economico, nell’intervista che mi ha rilasciato, ringraziandolo per la disponibilità e la gentilezza.
Robotica collaborativa e intelligenza artificiale sono considerate tra le principali tecnologie abilitanti l’industria 4.0 perché in grado di ridisegnare e ottimizzare i processi di produzione in diversi settori. È un binomio da temere? Qual è la sua opinione?
“Ritengo naturale questa evoluzione che leggo come un’opportunità. Le tecnologie sono abilitanti all’ottimizzazione dei processi, avremmo più dati a disposizione e meno consumi. Spesso sento parlare di “paura” di questa nuova tecnologia, tuttavia io penso che invece sia fonte di opportunità, di creazione di valore. Per esempio poter togliere attività a basso valore aggiunto ed evolvere verso attività ad alto valore aggiunto, dove il ruolo delle persone sarà valorizzato. I nostri figli anziché fare cose manuali e ripetitive studieranno come implementare queste tecnologie e come poterne ricavare il meglio”.
Come tutte le rivoluzioni, la digital transformation tocca e toccherà sempre più ogni comparto socio-economico. Dottor Romano, come la tecnologia delineerà il futuro del retail?
La nostra azienda si occupa da più di 20 anni ad accompagnare i clienti del retail nell’evoluzione digitale. Ad oggi contiamo circa 6.000 punti vendita installati. Credo che il futuro del retail sarà segnato da due fattori importantissimi. Da una parte la necessità di ridurre i costi grazie al miglioramento dei processi e degli spazi, dall’altra rendendo l’esperienza di acquisto più rapida ed immersiva, indirizzando per esempio, grazie alle tecnologie Digital Signage, il cliente verso il prodotto a cui è interessato. Le persone hanno sempre meno tempo a disposizione pertanto più accattivante, immersiva e comoda sarà l’esperienza di acquisto e più probabilità ci sono che quel cliente ritorni a fare acquisti”.
Il concatenamento di crisi sistemiche, da quasi 30 anni a questa parte, dal tracollo finanziario mondiale del 2008, alla crisi del debito sovrano a quella petrolifera, oggi abbiamo attraversato la pandemia e stiamo ancora attraversando le crisi climatica, demografica, energetica e geopolitica; la transizione quindi è entrata nel nostro quotidiano. Lo scenario è veloce, iperconnesso, ipercompetitivo e diversi settori sono alle prese con stress e stravolgimenti. Secondo Lei, quali nuovi strumenti di governo e soprattutto, quali nuove competenze occorrono per guidare l’innovazione dei processi produttivi?
“Innanzitutto sento spesso le persone chiedersi “Quando torneremo alla normalità?” Ecco, è proprio il concetto di pensare di “tornare indietro” che non è possibile. Come l’utilizzo degli smartphone ha cambiato completamente la nostra vita, allo stesso tempo non ci sarà un ritorno “a prima”. Stiamo assistendo a cambiamenti che rivoluzionano lo stile di vita e dovremmo  abituarci sempre più a sostituire la parola “crisi” con “cambiamento” e ritrovarne sempre nuove opportunità. Tutto corre più velocemente e le variabili in gioco spesso sono sconosciute. Faccio un esempio, fino a qualche anno fa ad un responsabile logistica veniva richiesto di occuparsi di organizzare bene l’arrivo e la partenza delle merci. Oggi allo stesso responsabile logistica viene chiesto di essere informato sulle dinamiche socio politiche, di conoscere i fattori che influenzano i costi delle tratte (guerre, dazi, efficienza). I Container in alcuni momenti hanno registrato aumenti di 6/7 volte il costo dell’anno precedente. E’ sempre più necessario quindi, essere informati, conoscere anche attività trasversali e non solo specifiche della mansione. Il ciclo di vita dell’azienda non è più 20 anni ma è di 5 anni, nei quali è indispensabile continuare a cambiare, apportare sempre novità, avere un buon piano strategico condiviso e soprattutto persone motivate e coinvolte nel portarlo avanti sono la chiave del successo”.
Dottor Enrico Romano, Ceo di Nicolis Project, Lei è stato eletto nel 2023 tra i Top 100 Manager dal prestigioso periodico Forbes. Quali sono le sfide dei manager in un mondo complesso?
Ai manager che guidano l’azienda oggi è richiesta empatia, riuscire a tirare fuori il meglio da ogni persona, far lavorare insieme generazioni diverse che hanno valori diversi. Figure senior e figure junior, stimolando emozioni. E’ richiesto documentarsi, chiedersi il perché le cose accadono. Avere spirito imprenditoriale. Saper delegare e creare un sistema azienda. Perché è solo insieme che si vince davvero”.
Dal rapporto sulla competitività delle imprese, emerge che una azienda su due chiede all’UE sicurezza energetica. Al di là delle scelte e delle macro politiche adottate dalle autorità statali, quali strategie di energy management le imprese devono essere in grado di adottare?
“Premesso che la competitività dell’Italia e di alcuni stati dell’UE, Germania in primis, è sempre stata trainata dalla capacità di potersi approvvigionare di materie prime a basso costo da paesi limitrofi, numerosi sono gli esempi legati a dinamiche socio politiche che ci portano a pensare che sia sempre più necessario non dipendere da altri paesi per poter essere competitivi ed avere una stabilità. Il passaggio, dove possibile dall’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili a fonti energetiche rinnovabili. Ridurre i consumi e privilegiare l’autoproduzione”.
L’insieme delle attività messe in atto da un’azienda per contribuire a migliorare la propria sostenibilità ambientale rappresentano oggi una leva strategica fondamentale. Secondo Lei Dottore, come si costruisce una strategia che abbia risvolti positivi anche sul pianeta?
In ambito ambientale, il concetto di sostenibilità indica il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono tutti in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro al fine di far fronte ai bisogni, nonchè al soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. E’ necessario prevedere maggiori aree verdi, ottimizzare la viabilità all’interno degli spazi urbani, il ricorso ad una produzione industriale che abbia un impatto ambientale legato alle emissioni di CO2 sempre più basso. Il concetto di sostenibilità economica riguarda l’analisi e lo studio dal punto di vista finanziario di un processo economico affinché esso possa durare nel tempo. Un processo può definirsi economicamente sostenibile infatti solo se riesce a utilizzare le risorse naturali a un ritmo tale che esse si possano rigenerare in maniera naturale. E’ necessario che ognuno faccia la sua parte, non solo gli energivori”.

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