Siete in viaggio per Ferragosto? Allora gustatevi l’ironia di un viaggio di un povero letterato, che potrebbe essere uno di noi
La stringata biografia dell’autore di oggi lo descrive come uno dei firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti, redatto da Giovanni Gentile, ma un dettaglio che non influisce sulla cultura e sull’amore per la letteratura di questo accademico d’Italia, che è stato allievo di Carducci e per quarant’anni professore nel Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani di Roma.
Nasce nel 1863 e attraversa la prima metà del XXI° secolo morendo a Roma il 10 aprile 1939. Certamente non ha fatto in tempo a conoscere, alla fine della sua vita, il senso vero delle leggi razziali appena promulgate (1938-1939) e quello che determinarono dopo. Tuttavia, sembra non risentire della pressione dell’ideologia dominante, e il regime è trattato con ironia ne Le avventure di un oratore ufficiale (Per amore di Biancofiore, 1948 – postumo).
E’ stato traduttore di testi per case editrici e curatore di collane.
In un sito a lui dedicato ecco come si presenta
“Così io – come colui che fuma sigarette – ho scritto tante novelle, e romanzi, e storia, e schede che quasi me ne vergogno.
Avrei molto amato scrivere romanzi di pura avventura, e diciamo “romanzi gialli”; ma bisogna esserci nati, e questo genere di fantasia non è da tutti.
Io fui trascinato da altre fantasie e mi sono guadagnato, nei giudizi più benigni, il titolo di “moralista” e alcuni hanno aggiunto, di “benevolo pessimista”.
Se anche così fosse, non l’ho fatto apposta. Ed è per questo che sono molto riconoscente a quel giovane ungherese che riconosce nei miei scritti una “schietta umanità”.
Venendo al libro che inizia cosi “Questo libro nàcque senza l’intenzione di diventare un libro. In orìgine erano note, o segnalazioni, le quali – in questo mio viaggio nel luglio del 1913 – battèvano con tanta insistenza nell’apparècchio del cervello, che fui costretto a trovare un lapis e un taccuino.”
Vi intriga sapere di più?
Ecco il libro
la rete
un video su Panzini più che sul libro.
Museo “La Casa Rossa di Alfredo Panzini”, via Pisino 1, Bellaria Igea Marina Illustrare Panzini: un percorso visivo creato da giovani artisti
Alfredo Panzini Fotografo
Brani tratti dalle opere di Alfredo Panzini a commento delle fotografie da lui stesso riprese durante i soggiorni presso la “Casa Rossa” di Bellaria Igea Marina. Musiche originali dei primi del 1900