L’Azerbaigian ha formalmente presentato domanda di adesione al blocco dei BRICS, un giorno dopo la visita del leader russo Vladimir Putin nel paese del Caucaso meridionale ricco di petrolio, per rafforzare i legami regionali e proteggere le rotte commerciali sotto pressione di Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin ha concluso una visita di due giorni a Baku, durante la quale ha ribadito il ruolo della Russia nel facilitare la risoluzione delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian.
L’Azerbaigian chiede di far parte dei BRICS
Putin ha sottolineato la prontezza della Russia ad assistere nella demarcazione del confine armeno-azerbaigiano, nello sblocco delle vie di trasporto e nel potenziamento dei contatti umanitari. Ha evidenziato inoltre, che una pace forte e stabile nel Caucaso meridionale è in linea con gli interessi di tutti i paesi e i popoli della regione. Durante la visita, Russia e Azerbaigian hanno firmato tre accordi e tre memorandum, consolidando ulteriormente le loro relazioni bilaterali. Putin ha espresso soddisfazione per gli accordi e ha esteso un invito al presidente azero Ilham Aliyev a partecipare alla sessione del Consiglio dei capi di stato della CSI a Mosca questo ottobre e a partecipare all’incontro in formato outreach al vertice BRICS di Kazan. Dopo la visita di Putin, l‘Azerbaijan ha ufficialmente presentato una domanda per entrare a far parte dei BRICS, secondo una dichiarazione di Aykhan Hajizade, addetto stampa del Ministero degli Esteri dell’Azerbaijan. Questa mossa segue l’adozione della “Dichiarazione congiunta sull’istituzione di una partnership strategica tra la Repubblica dell’Azerbaijan e la Repubblica Popolare Cinese” il 3 luglio durante il vertice della Shanghai Cooperation Organization ad Astana. BRICS è l’acronimo di cinque grandi economie emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Altri sei paesi, ovvero Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti (EAU), hanno aderito ufficialmente al gruppo lo scorso agosto e la loro adesione è entrata in vigore il 1° gennaio 2024.
