Tra difficoltà e disguidi la grande professionalità dell’orchestra Tebaide e degli artisti sul palco dell’Arena di Villa Peripato, ieri sera, ha decretato il successo del concerto dedicato alle musiche del compianto Ennio Morricone.
Una performance costellata di disguidi quella che ieri sera, sotto le stelle di Taranto, ha visto protagonista l’orchestra sinfonica Tebaide, diretta impeccabilmente da Cosimo Maraglino.
Un concerto che, malgrado le enormi pecche di un service poco adeguato a una prova di tale spessore, ha comunque coinvolto il folto pubblico presente in un crescendo di emozioni. Tra gli alti e bassi dell’audio e tra le luci di sapore quasi psichedelico gli artisti sul palco hanno infatti dato prova di uno straordinario self control e tutti, eroicamente, hanno comunque portato a termine una prova così sofferta.
Alessandro Quarta, l’ospite assente
E se il tanto atteso Alessandro Quarta, violinista ormai acclamato del firmamento musicale, in un video, il cui audio era inizialmente inesistente, ha rappresentato le sue scuse al pubblico tarantino, il buio ha circondato il giovane e promettente attore Andrea Casulli che ha introdotto con grande serietà e professionalità questo concerto straordinario
La magia della musica
Poi è stata magia. Magia delle voci, magia della musica che è riuscita a far dimenticare il concerto di clacson della notte tarantina. Ma tutto è possibile quando sul palco ci sono dei veri professionisti.
Ne ha dato prova il direttore Cosimo Maraglino, autore anche degli arrangiamenti dei brani musicali. Ne ha dato prova l’impeccabile coro, i componenti dell’orchestra, ma soprattutto i cantanti.
In un repertorio di notevole impegno, questi infatti si sono esibiti, nonostante il pessimo funzionamento dei microfoni che non sono riusciti a penalizzare le loro vocalità.
E’ il caso del mezzosoprano Lucia Mastromarino che con fermezza ha proseguito la sua performance, trascinando il pubblico. Del resto un artista di questo calibro conosce le difficoltà e gli imprevisti del teatro e riesce, con la propria esperienza, ad avere la meglio anche sulla scarsa professionalità di molti operatori teatrali.
Ma hanno dato colore alla rappresentazione anche gli altri interpreti. Tutti, dal tenore Alessandro Fortunato a Gisella Carone, convincente nel suo duplice ruolo di attrice e cantante, sino alla straordinaria Flora Contursi, si sono fusi con la musica di Morricone in una sonorità incredibilmente vibrante e intensa.
E il finale di questo concerto, così penalizzato da un service non all’altezza del compito, ha comunque trascinato il pubblico, che è voce, espressione di momenti di esaltazione e di abbandono.
Gli applausi scroscianti hanno infatti decretato il successo del concerto e le stelle di Taranto sono tornate a brillare sulla musica immortale di Ennio Morricone.
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Foto principale di Dario Mantellini