I Dumas li abbiamo nella soffitta dei libri, padre e figlio, questo è il padre che si cimenta nel racconto criminoso dell’epoca.
Sono soprattutto le donne il suo bersaglio, anche se non manca il despota turco Ali Pacha. Vi troviamo la donna più discussa dell’epoca, Lucrezia Borgia o la marchesa di Brinvilliers, tale Marie-Madeleine d’Aubray, detta appunto l’avvenelatrice.
Alexandre Dumas padre pubblicò nel 1839 questa raccolta intitolata “Les Crimes célèbres”.
In questo volume Dumas raccoglie dei romanzi brevi o racconti.
Il racconto di oggi, L’avvelenatrice”, tratta di una donna nobile e dissoluta vissuta in Francia nel XVII secolo.
La Marchesa ed il suo amante, un ex prigioniero della Bastiglia, grazie all’arte di saper dosare i veleni, uccisero lentamente tutta la famiglia di lei, compreso il marito.
Saranno I crimini della scoperti? …. I triller non vanno raccontati del tutto per non togliere il gusto alla lettura.
D’altra parte non siamo forse nell’era dell’overdose di cronaca nera? Quindi sarà sicuramente gradita una lettura di una cronaca del XIX° secolo scritta da una illustre penna.
Siamo nell’anno 1665, in una bella sera d’autunno, molta gente accalcavasi sulla parte del Ponte Nuovo che scende verso la via Delfino. Qui inizia l’azione, c’è una carrozza ferma, chiusa, un commissario che tenta di aprirla.
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