di Pierfranco Moliterni
La morte di Alain Delon ha rimesso nella giusta luce, meritata, il film Il Gattopardo ambientato, come è noto, nella Sicilia durante il periodo del Risorgimento. Per immergersi nel contesto culturale e storico, il regista Luchino Visconti insistette affinché il cast, tra cui Delon, Claudia Cardinale e Burt Lancaster, vivesse l’esperienza siciliana il più possibile vicina alla realtà di quel tempo, e infatti molte riprese furono effettuate in luoghi storici e con particolare attenzione ai dettagli dei costumi. Una delle scene più famose del film è il ballo in cui si rappresenta l’eleganza e insieme la decadenza dell’aristocrazia siciliana, dura 45 minuti e venne girata nel palazzo Valguarnera-Gangi di Palermo. Con la pignoleria che lo distingueva, Visconti impiegò alcune settimane per preparare e girare questa scena e Delon, insieme a Claudia Cardinale (che interpretava Angelica Sedara), dovette eseguire numerose riprese per rappresentare la eleganza e la tensione emotiva richieste dal grande regista.
Tuttavia ancora oggi pochi sanno che la famosa scena del ballo, insieme a quasi tutto il film, è sottolineata dalla musica-colonna sonora che non venne affatto composta ad hoc da Nino Rota, in quanto il famoso musicista (che aveva già messo in musica molti dei capolavori di Fellini) nel Gattopardo recuperò tutta la partitura di una sua vecchia sinfonia che egli aveva già composto nel 1947, quindi molto prima del film, e che aveva quasi dismesso tra le sue composizioni mai presentate in pubblico. Un vero e proprio miracolo in cui la bellezza della melodia di questa sua ‘antica’ sinfonia, che ha il titolo appunto di Sinfonia sopra una canzone d’amore, fa tutt’uno la sceneggiatura e le stupende inquadrature di Delon-Cardinale-Lancaster.
