Poe si diverte in questo testo a inventare una corte reale immaginaria, con un nano giullare che trastulla un re annoiato, con burle e giochi accompagnato da sua sorella Trippetta.
Il re fa un gioco cinico con il giullare costringendolo a bere in alternativa a un nuovo gioco. Cosi il nano diventa brillo.
Questo che appare un racconto per bambini è in realtà un macabro thriller.
Difatti Hop-Frog è abbastanza brillo e dopo un’invettiva del re contro Trippetta, pianifica la sua vendetta con la più micidiale di tutte le sue trovate.
Infatti suggerisce al re e ai Sette Membri di Corte di camuffarsi da scimmioni, di legarsi tutti e otto a delle catene e di irrompere nella stanza da ballo cosicché tutti corrano via spaventati.
Lo sciocco re è entusiasta dell’idea di Hop e corre subito a vestirsi con gli altri per la mezzanotte, ora della messa in scena.
Giunge l’ora e Hop e Trippetta spengono tutti i candelabri, poi quest’ultima si mette vicino alla catena del lampadario, sotto ordine del nano.
Quando gli otto orangotanghi entrano nella stanza succede esattamente quello che aveva previsto il nano burlone: tutti gli invitati sgambettano di qua e di là in preda al delirio.
Leggete qui per sapere come finisce
O ascoltate dalla rete un audiolibro
oppure, sempre dalla rete internet, recuperiamo un animazione