Organizzato dall’Associazione Arturo Toscanini, il premio Classica Due Mari, giunto alla sua III edizione, è stato ieri sera il giusto tributo della città di Taranto a un suo illustre figlio
Una serata all’insegna del Belcanto e della grande musica di Puccini quella che ieri sera, presso l’hotel Salina, ha visto espimersi giovani e promettenti talenti, nonché musicisti di rilievo.
Ma protagonista assoluto è stato Lucio Gallo, baritono di fama mondiale, che ha saputo creare la scena, rendendola viva, palpabile e colmandola con la potente sonorità della sua voce. E un’esplosione di applausi é stato il giusto sigillo di una performance fuori del comune.
A lui é andato, dunque, il meritatissimo premio Classica Due Mari.
Lucio Gallo
Tarantino di nascita, Lucio Gallo non ha bisogno di molte presentazioni. Tanti infatti i successi e i riconoscimenti mondiali che hanno costellato e continuano a costellare la sua carriera.
Dal Metropolitan di New York al Covent Garden di Londra, dal Bolscioi di Mosca alla Scala e nei più grandi teatri di Vienna e del mondo, ovunque la sua voce ha creato suggestioni, emozioni ineguagliabili, caratterizzando i personaggi da lui interpretati. E ieri sera, grazie all’iniziativa dell’Associazione Arturo Toscanini, Taranto ha spalancato le braccia a questo suo straordinario cittadino.
Una serata densa di sottili alchimie
Sin dalle prime battute la serata è apparsa singolare nella sua impostazione al folto pubblico presente. Il bravo maestro Francesco Colonna, da solo al pianoforte, ha dato il via infatti a quel crescendo di emozioni in musica che Puccini riesce a creare.
Poi l’avvicendarsi di voci emergenti, quali il tenore Tommaso Nicolosi, si è fuso in un notevole equilibrio, in virtù della perfetta direzione del maestro Mariano Panico, con il coro polifonico Arturo Toscanini. Ma è stata magia con la straordinaria voce del soprano Lorena Zaccaria.
Lorena è stata Tosca,ma soprattutto Manon in un’interpretazione vissuta, intensa, caricando di pathos drammatico i due titanici personaggi del melodramma pucciniano e il pubblico ha risposto con entusiasmo a queste sue interpretazioni
Un susseguirsi di vibranti sensazioni dunque che, nel momento cruciale del Te Deum di Tosca, interpretato magistralmente da Lucio Gallo, sono esplose, creando uno sfavillio di lampi e guizzi sonori, espressione della drammaticità e dell’intensità dell’azione scenica.
In una prova ardua per il coro, quale il confronto con un protagonista del panorama musicale mondiale, il coinvolgimento interpretativo ha avuto la meglio sull’emozione e il coro si é espresso in maniera lodevole nella sua performance.
Un eccezionale Scarpia, reso in tutta la sua damnatio interiore dal nostro baritono Gallo, ha siglato così il trionfo di una serata indimenticabile
Il premio, l’epilogo
Anche nel momento della premiazione Taranto si è espressa col giusto riconoscimento per questo straordinario artista. E ciò grazie alla creatività di Armando Blasi, dell’associazione ARTAVA,( realtà estremamente operativa da anni sul nostro territorio) autore di una scultura singolare, di straordinario gusto e fattura .
Ed è stato proprio Armando Blasi a consegnare, unitamente al maestro Panico e a Lorena Zaccaria quale premio, questa opera pregevole a Lucio Gallo.
Poi, sulle note di My Way, interpretata da questo mostro sacro della lirica con vibrante emozione, la serata ha avuto termine.
Tutto singolare, dunque, tutto all’insegna dell’equilibrio e del buon gusto e all’associazione Artuto Toscanini va il nostro plauso e il nostro grazie.