Il Ministero dell’Economia annuncia 130 milioni di euro di aiuti aggiuntivi alle imprese e ai servizi pubblici della Nuova Caledonia per far fronte alla crisi iniziata a metà maggio, dopo i disordini. “Questi aiuti di Stato consentiranno a settembre di finanziare il funzionamento dei servizi pubblici (sanità, elettricità) e il pagamento delle prestazioni sociali “, si legge nel comunicato stampa del Ministero dell’Economia francese.
Nuova Caledonia: la Francia stanzia 130 milioni di euro per rilanciare l’economia
Quasi quattro mesi dopo le prime violenze che hanno travolto l’arcipelago e che hanno causato danni per almeno 2,2 miliardi di euro, il governo francese sta mettendo sul tavolo un nuovo pacchetto di finanziamenti. Con questo nuovo pacchetto di aiuti, il sostegno statale alla Nuova Caledonia, dopo le rivolte che hanno devastato il territorio e distrutto il suo tessuto economico, ammonta a 400 milioni di euro, escluso il sostegno all’industria del nichel. Nel dettaglio, il ministero ha stabilito che “se saranno rispettate le condizioni stabilite dallo Stato”, la Francia verserà alla Nuova Caledonia oltre 48 milioni di euro sotto forma di anticipi rimborsabili, di cui quasi 42 milioni di euro per finanziare il sistema locale di assicurazione sanitaria e poco meno di 5 milioni di euro per evitare il mancato pagamento da parte del gestore della rete elettrica Enercal. Alla fine di agosto, il Congresso della Nuova Caledonia ha adottato una risoluzione in cui chiede un massiccio sostegno statale pari a 500 miliardi di franchi del Pacifico (circa 4,2 miliardi di euro) per ricostruire l’arcipelago. Allo stesso tempo, il governo locale ha avviato consultazioni pubbliche prima di un piano di “salvataggio, ricostruzione e ricostruzione” volto a cambiare il modello economico e sociale della Nuova Caledonia. La leader lealista e presidente della provincia del Sud, la più ricca e popolosa della Nuova Caledonia, Sonia Backès, è stata ricevuta martedì all’Eliseo da Emmanuel Macron. “Sull’economia, abbiamo discusso della necessità di passare molto, molto rapidamente a una fase di massicci investimenti pubblici per riavviare la macchina economica. (Il capo dello Stato) mi ha detto che condivideva questa visione delle cose”, ha detto dopo l’incontro.