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La “Pace possibile” nel nome di San Nicola fa il pieno a Cisternino

Un convegno con al centro la figura di S. Nicola, ma con in più un titolo (v. Corriere PL.it dell’ 1 u.s.) che non lasciava scampo a dubbi: «Guerra: un futuro cominciato ieri», e un sottotitolo in locandina e sulle brochure come «Riflessioni su una Pace possibile»…nessuna sorpresa, perciò, per il pubblico rimasto persino in piedi per ascoltare non solo alcuni tra i  più accreditati cultori del Vescovo di Myra, quanto gli interventi di storici peraltro noti anche per la loro indubbia competenza sugli aspetti geopolitici legati agli scenari degli attuali teatri di guerra.

Così, domenica scorsa a Cisternino, «una delle tre Città assolutamente da visitare in questa nostra Puglia ormai consacrata come “una tra le dieci regioni più belle del Mondo e da vedere almeno una volta nella vita”» – come pure opportunamente ricordato – durante l’incontro ospitato nella centralissima sede del Laboratorio Culturale Jan.Net, e famoso per i suoi appuntamenti sempre all’altezza della fama di questa città gioiello in piena Valle d’Itria.

Evento organizzato con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cisternino in stretta collaborazione con l’antico Ordine dei Cavalieri di S. Nicola di Bari, e dunque saluto ai presenti e alle Autorità del suo Primus Giuseppe Massimo Goffredo, non certo un caso se, visto il tema, per moderare l’incontro la scelta sia caduta sul Gran Balivo d’Italia dei Templari, Francesco Simplicio. Una presenza oltretutto d’auspicio, questa, per quel patto d’intesa sempre più urgente e necessario tra tutti i diversi Ordini cavallereschi di ispirazione religiosa, quali corpi d’élite, soprattutto culturale, del più grande esercito senz’armi del mondo: quello degli oltre 12 miliardi di cristiani presenti in ogni angolo della Terra che, ancora praticamente sordi alle invocazioni di Papa Francesco, se invece facessero sentire la loro voce e scendessero in campo per la Pace – diciamocelo chiaro – sono una forza che nessuna politica di nessuna nazione potrebbe ignorare. Quella «spinta dal basso» invocata persino dal laico prof. Luciano Canfora, che avrebbe tutto il suo peso per cercare realmente credibili soluzioni diplomatiche che arrestino i massacri in corso e, magari, possa anche andare nella direzione di un’Italia e di un’Europa finalmente libere da tutti i condizionamenti esterni che le stanno portando alla rovina.

Una lectio magistralis di Martino Cazzolla su S. Nicola e La Pace, a precedere l’intervento di Nicola Di Modugno su La Pace nel Mondo e quello di Luigi Antonio Fino su Geopolitica e San Nicola di fronte ad un vero e proprio parterre de rois con, per di più, persino importanti presenze di spicco defilate, impossibile non citare almeno gli interessanti contributi di don Mario Bersano, dello storico Franco Ciriolo, del prof. Nedim Vlora e dell’editorialista Manlio Triggiani che hanno finito col protrarre così tanto i tempi da ridurre la rappresentanza ufficiale presente all’investitura di un altro importante Cavaliere, e nella splendida Chiesa Madre di S. Nicola, che va ad aggiungersi alla compagine dei “guardiani naturali” di questo Patrono Universale della Pace, come peraltro consacrato nello storico incontro di tutti i Capi delle Religioni del mondo organizzato da Andreotti e Papa Wojtyla nel 1990 a Bari. Quasi inutile il nostro sforzo di limitare al massimo la nostra Invocazione per la Pace, e ultimo intervento in scaletta anche come inviato delle nostre testate, una manifestazione comunque riuscita sotto ogni punto di vista. E che, rivolgendosi anche ai tanti intellettuali presenti, quantomeno ha il merito di aver anche proposto una inedita ed efficace riflessione sulla verità a senso unico e filo atlantista propinataci in ogni salsa dal mainstream corrente: cioè il vero problema di una propaganda di massa globale e capillare che, influendo sulle scelte delle «deboli democrazie occidentali», sta allontanando le prospettive della pace e consegnando quasi al fato il destino dell’Umanità.

Enrico Tedeschi

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