Nel ricordo indelebile, nei sogni americani, un omaggio alle vittime.
New York – Ardua, colossale e misteriosa, nel suo divario di chiaro e scuro con fiammate di luci sulle vetrate, dai tramonti rosati che avvolgono i grattacieli, dal suono del più sofisticato jazz nei locali alla dolce melodia improvvisata per le strade, dal ritmo incalzante per le vie urbane della città, New York, la Grande Mela, 11 settembre 2001, il sole brillava luminoso, improvvisamente, si udì il rumore assordante degli aerei schiantarsi contro le Torri Gemelle in un eco di distruzione, spezzando la tranquillità e il senso di sicurezza di milioni di persone.
Immense colonne di fumo si levavano verso il cielo, nella folla riversa per strada lo sgomento incredulo, nelle vittime, lacrime di disperazione.
Simboli di un’epoca, le Torri Gemelle svanirono in polvere inghiottendo con sè una miriade di cuori pieni di sogni, lasciando sensazioni di vuoto mentre il mondo in lutto tratteneva il respiro.
E’ l’11 settembre e il ricordo riaffiora.
Per non dimenticare