L’autore di oggi ci porta nell’avventura. Del resto, cosa direste voi nel vedere la statua dello scrittore nelle isole Samoa?
Che è stato un viaggiatore. Difatti, gli ultimi quattro anni di vita gli trascorse a Upolu, la principale delle isole Samoa, riverito dagli indigeni che lo chiamavano Tusitala, (“narratore di storie).
Uno scozzese che venne temperato nel suo carattere dalla voglia di scrivere il genere avventuroso e con ‘L’isola del tesoro’, rimane insuperabile.
Basato sull’omonimo romanzo nel 1959 approda in Rai, diretto e sceneggiato da Anton Giulio Majano, il celeberrimo “L’isola del tesoro” con Ivo Garrani – il papà di “Gianburrasca” – nei panni di Long John Silver, Arnoldo Foà nel ruolo del capitano Smollet, Corrado Pani nelle vesti del pirata Dick, Riccardo Cucciolla, solo per citare alcuni dei nomi più noti.
Una fedele trasposizione, come nel Giocatore di Fjodor M. Dostojevskij di ieri Una volta la Rai non elaborava troppo, per cui era certamente più teatrale che cinematografico.
Ma dal punto di vista letterario più rispondente al testo dell’autore.
Anche l’isola del tesoro la miniserie, articolata in cinque puntate, si mantiene abbastanza fedele al soggetto originale e apre uno squarcio sul variegato e complesso mondo della pirateria a cui tanto deve la marina britannica.
La sigla iniziale è la celeberrima “15 uomini” ; sono sicuro che, riascoltandola, molti di noi se la rammenteranno tenendo di conto che lo sceneggiato è stato replicato anche in anni più recenti.
trama:
Jim Hawkins, è un ragazzo figlio della proprietaria della locanda Ammiraglio Benbow situata in un paesino della costa inglese.
Nella locanda ha preso alloggio un vecchio marinaio sfregiato in volto, Billy Bones. Al marinaio viene recapitata la “macchia nera”, preavviso di morte nella tradizione dei pirati.
E infatti Billy il giorno stesso muore improvvisamente, lasciando un baule al cui interno Jim e la madre trovano alcune carte che sembrano indicare il nascondiglio segreto del tesoro del capitano Flint, in una lontana isola.
I pirati arrivano alla locanda per impossessarsi delle carte, ma è tardi: Jim si è già allontanato e non da solo. Infatti nell’impresa vengono coinvolti il dottor Livesey e il cavalier Trelawney che, dopo aver noleggiato la goletta Hispaniola comandata dal
capitano Smollett, prendono il largo da Bristol. Riescono ad arruolarsi sulla nave anche alcuni componenti della banda di Flint, con a capo Long John Silver, il pirata con la gamba di legno e un pittoresco pappagallo.
Dopo l’arrivo e lo sbarco sull’isola la ciurma si ammutina e scoppia una lotta che fa molte vittime. Si scontrano due schiere: quella dei pirati capitanati da John Silver e quella di Livesey e Trelawney con Jim, cui si unisce quasi subito Benn Gunn, abitante dell’isola suo malgrado da quando la banda di Flint, tre anni prima, lo aveva abbandonato lì. ….
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