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Al Festival I Concerti del Chiostro arriva il musicista totale e cantautore Sergio Cammariere

Continua sempre a Soleto (Le) la XXIV edizione del Festival I Concerti del Chiostro, la rassegna musicale dell’autunno salentino con la direzione artistica di Luigi Fracasso che vedrà, Giovedì 12 settembre protagonista Sergio Cammariere che oltre ai suoi brani più amati proporrà anche le sue ultime creazioni raccolte nell’album “La fine di tutti i guai” (2019) e tante altre nuove musiche, per arrivare ai brani del suo nuovo disco dal titolo “Una Sola Giornata” (2023).

Lo spettacolo rispecchia l’animo e l’approccio musicale unico dell’artista, una perfetta combinazione tra intensi momenti di poesia, intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini che accendono il live con calde atmosfere bossanova.

Affiancato dalla sua storica band, un team di grandi musicisti che da sempre sono al suo fianco, Daniele Tittarelli al sax soprano, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria, ripercorre la sua carriera, partendo dai suoi successi fino ad arrivare brani del suo ultimo disco dal titolo “Una sola giornata” uscito nell’aprile 2023 (ingresso gratuito).

Un disco prezioso e ispirato che contiene tredici tracce inedite nate dal felice sodalizio tra il pianoforte del cantautore e la penna di Roberto Kunstler. Canzoni che conducono l’ascoltatore in un viaggio senza luogo e senza tempo, perchè per definizione musica e poesia non conoscono confini.

È ancora una volta l’amore a farla da padrone nel nuovo lavoro di Cammariere, ma il sentimento è immerso in un contesto più ampio, alla ricerca di una consapevolezza in cui il particolare tende all’universale, tra suadenti note jazz e coinvolgenti ritmi latini. Questa affascinante indagine sui sentimenti si apre con “Una sola giornata”, brano che dà il titolo all’album e racconta gli incontri di una vita, le speranze e i sogni a volte infranti dall’incedere del tempo. Ma anche di come, in realtà, tutta l’esistenza sia riconducibile ad una sola giornata: il susseguirsi di quell’eterno attimo che è il presente. I rintocchi del tempo e il significato profondo dell’amore si ritrovano anche nella dolce melodia di “Acqua nell’acqua”, una delle canzoni più suggestive della raccolta, che lascia il passo alla tenera dedica di “Qualcosa poi verrà” con la sua storia che non teme l’eternità, alla poesia malinconica di “E tu diventi più vera”, fino all’aria sognante di “Di te che ho bisogno”.

Ma se la passione muove e dà un senso alla vita di ognuno di noi, è anche vero che può duramente ferirci. Così Cammariere mette in musica lo smarrimento di un abbandono, il dolore di una separazione in “E puoi chiamarmi amore” e “Se tu non mi amerai”, nelle atmosfere saudade di “Una carezza assente”, nei versi inquieti di “Valzer di Chimere”, nella speranza mai sopita di “Come un fuoco mai spento”. È invece frutto del lockdown “I fiori parlano”, un tango scritto nei mesi della pandemia: nel silenzio surreale di quei giorni è la natura a far sentire la sua voce mentre l’uomo sembra soltanto una nota stonata nell’universo, responsabile tra guerre e distruzione di aver dimenticato la sua unione con la Terra e quel fondamentale senso di appartenenza ad essa. A trascinare l’ascolto verso atmosfere più lievi ci pensa lo swing di “Colorado” con i suoi versi allegri e surreali, e ancora “Regina del mio mondo”, un divertissement alla Buena vista social club

Cammariere recupera poi dal baule dei ricordi i suoi successi più acclamati, dipingendoli di nuove sfumature: “Tempo perduto”, “Via da questo mare”, “Tutto quello che un uomo”, il brano della prima partecipazione a Sanremo (nel 2003, ottiene il terzo posto in gara, il Premio della Critica e quello come “Migliore Composizione Musicale”), in un perfetto equilibrio armonico che ne sottolinea l’intensità emotiva. Le suggestioni del pianoforte svelano la melodia de “Dalla pace del mare lontano” aprendo la strada ad un ritmo incalzante contaminato di venature latine. E ancora “L’amore non si spiega”, con il suo testo impegnato e sentimentale in cui la musica sconfina nella poesia, mentre chiude il capitolo dei ricordi la vivace e autoironica “Cantautore piccolino”.

Immancabili poi i tributi e gli omaggi ai memorabili cantautori che lo hanno ispirato durante la sua carriera.

Sergio Cammariere è musicista totale, compositore e interprete di rara e raffinata intensità, capace nelle sue esibizioni di generare un’appassionante avventura musicale tra improvvisazione, momenti corali, suggestioni di pianoforte, incursioni nella musica classica e nel jazz più esaltante, ritmi più caldi e mediterranei e canzoni interpretate con grande classe. Nato a Crotone, cugino del celebre Rino Gaetano, ha mosso i primi passi in ambito cinematografico, curando alcune colonne sonore come quella del film “Quando eravamo repressi” di Pino Quartullo, nel 1992, quella di “Teste Rasate” di Claudio Fragasso nel ’94 e quella di “Uomini senza donne” di Angelo Longoni nel 1996.

Insomma, per farla breve, il concerto di Cammariere proposto nell’ambito del Festival I Concerti del Chiostro è uno spettacolo da non perdere assolutamente.

 

Inizio spettacolo ore 21.00

Largo Osanna – Soleto

Ingresso gratuito

In caso di maltempo il concerto si svolgerà presso il Teatro Cavallino Bianco di Galatina. Per quanto innanzi si è invitati a seguire i profili sociali del “Festival I Concerti del Chiostro” e della stessa associazione.

 

 

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