Come anticipato ieri oggi portiamo Capitan Fracassa. Un personaggio che appartiene alla commedia dell’arte.
Un soldato di ventura, fanfarone e millantatore, che Théophile Gautier fa proprio nel suo romanzo uscito a puntate, dal 25 dicembre 1861 al 30 giugno 1863 sulla Revue Nationale et Etranger rendendolo molto popolare.
Chi non ricorda nel teatro itinerante aver sentito parlare del carro di Tespi, ovvero la compagnia dei commedianti?
E’ proprio questo lo spunto del racconto. Perché la storia, ambientata nella Francia del Seicento sotto il regno di Luigi XIII, narra le vicende di un barone sognatore e pieno di voglia di vivere che, dopo aver trascorso molto tempo in solitudine nel suo castello ormai quasi in rovina, con la sola compagnia del gatto Belzebù, del cane Miraut, del ronzino Baiardo “tutt’ossi e pelle” e del vecchio e devoto servitore Pietro, non si lascia sfuggire l’occasione di intraprendere una vita completamente diversa e si aggrega a una compagnia di attori girovaghi con la speranza di immergersi finalmente in un’atmosfera avventurosa e colorita.
Capitan Fracassa è anche il titolo di uno sceneggiato televisivo, prodotto dalla Rai nel 1958 e andato in onda in 5 puntate dall’11 gennaio all’8 febbraio sul Programma Nazionale, per la geniale regia di Anton Giulio Majano.
Ancora una volta siamo in quella televisione italiana che per le consuetudini del tempo utilizza attori provenienti dalla prosa, scenari teatrali di cartapesta, recitate dal vivo, in diretta, a prova di errore.
Nel cast: Enzo Musumeci Greco) Lampourde (Alberto Lupo) e Capitan Fracassa (Arnoldo Foà), in campo femminile le giovanissime Lea Massari e Scilla Gabel, nonchè Margherita Bagni, Marina Dolfin, Fiorella Mari, Marisa Mantovani e Giulia Lazzarini; mentre in campo maschile spiccano inoltre Ivo Garrani, Nando Gazzolo, Warner Bentivegna, e Ubaldo Lay (il famoso Tenente Sheridan).
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