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Libro d’Oro della Nobiltà Contemporanea

L’Araldica

L’araldica è lo studio dei blasoni, ossia degli stemmi, chiamati anche armi o scudi. Questa disciplina ha lo scopo di individuare, riconoscere, descrivere e catalogare gli elementi grafici utilizzati per identificare in modo certo una persona, una famiglia, un gruppo di persone o un’istituzione.

Oggi parliamo della Nobile Famiglia Zampetti.

Etimologia

Potrebbe derivare da un soprannome originato da varie motivazioni dalla parte anatomica di un animale, la zampa. Il cognome Zampetti ha un ceppo romano ed uno marchigiano.

Stemma personale del Nobile Prof. Paolo Zampetti

Cenni Storici

Famiglia originaria della Liguria, che a partire dal 1600 si stanziò per tre secoli nella Lunigiana Parmense; da qui si ramificò in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Troviamo prime testimonianze dell’insediamento della famiglia Zampetti a Filattiera, borgo della Lunigiana Parmense, nell’anno 1641, quando don Benedetto Zampetti (m.1649), proveniente dalla Diocesi di Luni-Sarzana, viene ivi nominato Arciprete1. Costui reca con sé i suoi due fratelli, Antonio e Bartolomeo. Da quest’ultimo si originerà una copiosa discendenza che dura sino ai giorni nostri. Grazie all’abile attività commerciale e finanziaria di Bartolomeo e dei suoi discendenti (in particolare nel XIX secolo di Eugenio (1812-1888) che fu il personaggio di maggior spicco in quel periodo), si iniziarono ad acquistare, a partire dall’inizio del Settecento, varie proprietà immobiliari ed agricole della zona, fra cui alcune di quelle della famiglia Malaspina.

Con Silvestro I (1685-1761) si consolidò una status già consistente, ma che consentì una ulteriore elevazione; grazie ad un’alleanza matrimoniale molto solida, contribuì non poco all’ascesa della famiglia, imparentandosi con i Marchesi di Caprio, borgo non distante da Filattiera, di proprietà dei Malaspina. Il 22 febbraio del 1707 sposò infatti Margherita Guastalli dei Marchesi di Caprio, figlia di Antonio Maria di Michelangelo dei Marchesi di Caprio; questa, in un atto viene definita “Marchionisse de Caprio” e in un altro il padre viene definito “Machesino de Caprio”2. Nel corso del XVIII e XIX secolo aumentò invece l’importanza nel tessuto sociale della famiglia, che occupò, mediante alcuni suoi membri, importanti cariche pubbliche: furono Camarlinghi3 di Filattiera Bartolomeo III (1731-1808) e Don Silvestro II (1774-1824); Pietro Antonio (1760-1815) fu Maire4 (sindaco in epoca napoleonica) di Filattiera dal 1809 al 1812.

Le fortune familiari, però, raggiunsero l’acme con il già citato Eugenio Zampetti, che fu Gonfaloniere di Filattiera nel 1839; Podestà dal 1849 al 1855 e poi Sindaco (il primo a Filattiera dopo l’Unità d’Italia sino al 1886). Fu Cavaliere della Corona d’Italia. Costui, nel corso della sua lunga ed operosa esistenza, si sposò due volte: la prima con Margherita Giumelli (1812-1843) da cui ebbe tre figli: la seconda con la Nobile di Pontremoli Luigia Maracchi (1818-1862), con la quale generò sette figli. Di tutti i figli di Eugenio ricordiamo: don Giovanni (1837-1909), sacerdote; Benedetto (1839-1873), medico condotto a Gera Lario (Como);Giuseppe Michele Antonio (Michele) (1847-1921), avvocato a Pontremoli, fu anche Vice pretore mandamentale di Pontremoli; Luigi (II) (1853- 1917), farmacista a Filattiera; Emilio, (1855- 1922), medico condotto a Sala Baganza (Parma); Ottavio (1858-?), funzionario a Firenze; Alfonso (1859-1931), medico condotto a Olda Taleggio (Bergamo). Il ramo lombardo della famiglia vide come esponenti principali Alfonso e il di lui figlio Bernardino (1891-1969), medico condotto a Uboldo (Varese) che ebbe sei figli. Da uno di questi ha origine la discendenza dell’attuale importante esponente di tale famiglia, Paolo Maria Bernardino Cinzio.

Stemma famiglia Zampetti

Numerosi nella famiglia furono anche i sacerdoti, che divennero quasi tutti Arcipreti di Filattiera: il primo come già visto fu don Benedetto, Arciprete di Filattiera (1641-1649); poi don Bartolomeo II (1638-1726) Arciprete di Filattiera (1667-1726). Particolare risalto merita mons. Bernardino II (1676-1721); Arciprete di Filattiera (1708-1721) Dottore in Sacra Teologia e Protonotario Apostolico, titolare di uno stemma che analizzeremo. Altri sacerdoti si distinsero: Don Silvestro II (1774-1824) Arciprete e Camarlingo di Filattiera; Don Bernardo (1823-1902), sacerdote, maestro delle tre classi prime, patriota ed educatore; la scuola elementare di Filattiera gli è dedicata tuttora. Fu Cavaliere della Corona d’Italia. Don Giovanni (1837-1909) fu dottore in Sacra Teologia; sacerdote a Scorcetoli (Filattiera) nel 1878 e poi Preposto della Cattedrale di Pontremoli. La famiglia in virtù dello stato di Nobiltà Civica godeva del diritto di sepoltura nella Pieve di Sorano5 (fig. 1) e possedeva uno stemma. Si capisce pertanto, da queste brevi notizie, come tale casato godesse di un notevole prestigio nell’ambito territoriale e sociale in cui i suoi componenti vivevano.

E’ importante focalizzare l’attenzione sulla Nobiltà Civica che la famiglia Zampetti ebbe nel corso dei secoli. Una famiglia di possidenti, molto benestante, i cui esponenti occuparono varie ed importanti cariche pubbliche, imparentata con famiglie nobili, che diede diversi sacerdoti alla Chiesa e che, a partire dal secolo XIX, annoverò molti esercenti di professioni prestigiose, è senza dubbio da annoverare fra la Nobiltà Civica, alla pari di molte altre Famiglie le quali, nei secoli precedenti e sino alla fine dell’Ottocento ricoprendo cariche e magistrature, vennero a ritrovarsi a gestire il potere, generazione dopo generazione e vivendo “more nobilium”, pur non appartenendo alla nobiltà titolata6. Tutte queste formarono un gruppo omogeneo, un ceto che di fatto maturò e si evolse vera nobiltà, con l’avvallo o meno del principe o monarca.

In certi luoghi furono chiamati nobili, in altri patrizi; in ogni caso parliamo sempre di famiglie e mai di singoli: la nobiltà civica è nobiltà familiare, con discendenza maschile oppure maschile e femminile.

Discendenti

Attuale principale esponente della famiglia è il Nobile dei Marchesi di Caprio di Filattiera Prof. Dott. Paolo Maria Bernardino Cinzio, Medico-Chirurgo, Odontoiatra, Specialista in Chirurgia Generale, professore di Storia dell’Odontoiatria presso il Corso di Laurea in Odontoiatria dell’Università di Pavia.

A sinistra il Prof. Paolo Zampetti

Diplomato in  Genealogia, Araldica, e in Diritto Nobiliare presso l’Istituto IAGI di Bologna.  Diplomato in Araldica e Cerimoniale presso il pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma, ha registrato il proprio Stemma personale presso il Bureau of Heraldry of South Africa, presso il Cronista de Armas de Castilla y Leon in Spagna, presso il Chief Herald of Arms of Malta .

https://www.lafeltrinelli.it/libri/autori/paolo-zampetti

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