Principale Arte, Cultura & Società L’Ars Amatoria di Sgarbi seduce Andria

L’Ars Amatoria di Sgarbi seduce Andria

Prendi un titolo come “L’ARS AMATORIA” che ci rimanda pari pari alla poesia erotico – didascalica del celeberrimo praeceptor amoris latino Ovidio, e un sottotitolo come “dall’antica Grecia ad oggi vizi e virtù della seduzione”… aggiungici semplicemente il nome di Vittorio Sgarbi e diventa subito chiaro il perché sul bel manifesto, con tanto di foto del critico ferrarese, sia poi apparsa la inequivocabile scritta Sold Out. Dopo il pienone, appena il giorno prima a Bari, a Villa Romanazzi Carducci con la Fondazione Tatarella, per il suo “Arte e Fascismo” sulla scorta del suo imperdibile libro appena uscito, ancora dunque un tutto esaurito  per una di quelle lectio magistralis come solo Sgarbi può fare: e cioè, nella circostanza, commentando immagini su immagini dei più grandi autori del passato fino ai giorni nostri ma, al solito, con un racconto pieno di tutti i più disparati e altrimenti impensabili riferimenti storici e letterari frutto della sua ineguagliabile cultura eclettica.  

 

Un’operazione dunque riuscitissima sotto ogni profilo questo appuntamento che ha richiamato ad Andria, e persino da località lontane, un pubblico d’élite. Né poteva essere altrimenti, visto che questo era un evento organizzato dal prestigioso Circolo Culturale Corte Sveva. E, non certo a caso, anche la scelta di una location di particolare fascino, come la antica Masseria Cariati, considerando la sua ampia sala dalla capienza da piccolo teatro; quella giusto adatta per questa occasione, come ha dimostrato il fatto che si è praticamente riempita fino alle ultime file. Una immancabile visita al ricco Museo Diocesano della città a precedere il suo appuntamento con il pubblico, e giusto una pausa per cena in un elegante ristorante del posto prima di una diretta tv da lì, con Nicola Porro per Rete 4. questa la giornata tutta andriese di Sgarbi.

 

Neppure una giusta sosta per riposare la notte, per lui, e subito ripartenza per altri impegni, è uno Sgarbi stanco ma soddisfatto quello che sale in macchina salutando frettolosamente persino gli amici più cari, ma partito con la consapevolezza che, sempre parlando di amore, la Puglia che lui ama lo ricambia in egual misura. Cosa d’altronde dimostrata più che ampiamente anche dal successo che riscuote regolarmente da noi e che ha accompagnato anche i due eventi che stiamo riportando, e con l’oggettività del cronista ma anche con l’ammirazione che merita per il suo impegno senza se e senza ma per la difesa e valorizzazione del nostro inarrivabile patrimonio culturale e artistico.  

Enrico Tedeschi

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